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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Martin Buber: Un giorno ricevetti una visita...

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Martin Buber (1878-1965) Un giorno, dopo una mattinata di entusiasmo “religioso”, ricevetti una visita di un giovane sconosciuto, senza essere presente con l’anima. Non trascurai nulla per rendere cordiale l’incontro, non lo trattai con minore cura degli altri suoi coetanei che a quell’ora del giorno   osavano cercarmi come un oracolo con cui si può parlare. Attento e franco mi trattenni con lui: tralasciai soltanto di indovinare le domande che non pose. In seguito, non molto tempo dopo, sono venuto a conoscenza di queste domande nel loro contenuto essenziale, da un suo amico:   egli non era già più in vita. Ho appreso che non era venuto da me per caso, ma per destino; non era venuto da me per una chiacchierata,   ma per una decisione; e proprio da me, proprio in quell’ora. Che cosa ci aspettiamo quando, pur essendo disperati, ci rechiamo da un uomo? Sicuramente una presenza per mezzo della quale ci venga detto che nonostante tutto il senso c’è. Da allora ho abbandon

ARNALDO DIANA: DONARE IL MEGLIO DI NOI STESSI ALL'ALTRO

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Dialogo è massimo rispetto per la dignità di ogni persona, rispetto che pone la persona prima delle sue idee e convinzione. Rispetto così totale da consentirti di usare la parola amore, amore vero, senza secondi fini. Donare il meglio di noi stessi, vedere nell'altro le sue qualità migliori e sostenerle e incoraggiarle. Ecco perché noi, riprendendo il felice titolo di un libro dello psicologo sociale Erich Fromm, parliamo di "arte" di amare. E' un arte sopraffina, perché ci pone nell'attento e paziente ascolto dell'altro, di ogni "altro" spostando per amore i nostri pensieri (in tal modo potremo scoprire il buono e il vero che c'è in lui), consigliandoci di fare noi il primo passo verso di lui, di prendere noi l'iniziativa, di non lasciarci scoraggiare da eventuali fallimenti, di ricominciare sempre di nuovo. Questo rispetto, questo ascolto, noi cerchiamo di praticarlo non solo verso la persona dell'altro, ma anche verso le sue convinzion

J. L. BORGES: "Ogni persona è unica"

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Jorge Luis Borges (1899-1986)   Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la prova evidente che due anime non si incontrano mai per caso.             Jorge Luis Borges

ad ALBERT DRESTON, I SUOI AMICI

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  Albert Dreston  con i suoi amici di squadra   Potremmo mettere insieme treni interi di sportivi e persone comuni  di ogni parte del mondo che, avendo giocato almeno una partita con  lui, ne ricorderebbero il temperamento, la dedizione, il famoso rinvio  di punta da fondo campo, il cappellino da pescatore four seasons , la  maglia di lana e il pantalone lungo a metà luglio. Il tempismo e il  senso della posizione lo hanno contraddistinto in tutte le epoche  calcistiche vissute. Il calcio forse cambiava, lui no.  In un’unica partita era capace di fare l’allenatore, l’arbitro, il  guardalinee, il libero e soprattutto il direttore sportivo… perché  prima di tutto c’erano da fare le squadre, e lui, un paio di difensori f orti (che fossero africani, brasiliani o asiatici) riusciva a prenderseli sempre. Capitano leggendario.  A un certo punto qualcuno si domandava se potesse giocare ancora, se  alla tenera età dei 75 suonati non fosse arrivato il momento di fare  una bella partita d’addio,

FULVIO SCAPARRO Il valore della gentilezza a scuola

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Fulvio Scaparro Alcuni ricercatori dell'University of California sostengono che i bambini al di sotto dei dieci anni ai quali è stata chiesta di compiere tre atti di gentilezza per quattro settimane nei confronti dei compagni di classe, acquistano popolarità tra i coetanei e appaiono più contenti. Stando ai risultati, la gentilezza paga e, aggiungono i ricercatori, si tratta di un comportamento che consente di ottenere risultati simili anche da adulti. Per di più, rinforzare le relazioni sociali tra bambini servirebbe a combattere il diffondersi del bullismo. Su questo punto occorre chiarire che gli studiosi non ritengono sufficiente essere gentili per bloccare un bullo che per definizione è impermeabile alle buone maniere dei coetanei ed è incline a ritenere la cortesia un segno di debolezza. Quello che appare chiaro dalla ricerca è che il clima collaborativo che si instaura nella classe taglia l'erba sotto i piedi del bullo o addirittura potrebbe contagiarlo positivam

Maria Josè Rodriguez: La lucidità dell’amore

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da "Mr. Smith va a Washington" di Frank Capra Ci sono tante cose da fare nel mondo. Come psicologa ho lavorato con persone che hanno vissuto esperienze brutte, vittime della prepotenza degli altri. Se si cresce in questo mondo alienato è difficile pensare di poter cambiare. Se si parla con persone che vivono in questa alienazione, si sente che è importante stare accanto a loro, lottare con loro…Darsi agli altri con la vita: l’amore è lucidità, mi aiuta ad essere più sveglia. con tante cose da imparare. L’esperienza di condividere un momento della mia vita con gli altri che hanno questa prospettiva è molto importante. Noi tutti abbiamo bisogno di questa lucidità. Maria Josè Rodriguez La foto è s tratta da uno dei più affascinanti film di Frank Capra proprio sul tema della lucidità dell'amore  Da “Atti del corso di approfondimento per amici del dialogo di convinzioni non religiose” Movimento dei Focolari Castelgandolfo 2009

RAFFAELLA BELLUCCI SESSA: Ho letto "IN NOME DELLA MADRE"

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  Seguo da sempre Erri De Luca, uno scrittore che apprezzo moltissimo, non solo perché ne condivido le idee e le scelte, ma anche per la sua scrittura, per un uso della lingua pulito, ricco e estremamente rievocativo, carico di suggestioni.  Ad ogni Avvento, dal 2006, riprendo la lettura di  In nome della madre (Feltrinelli 2006), un librino di poco più di 70 pagine, che volendo si leggono in fretta, o non si finisce mai di leggere.  Un De Luca per me inedito, con una sensibilità femminile ed una tenerezza che ogni volta commuove.  Da laico racconta la storia di Miriam - Maria, della sua umanissima e trepida attesa, quella di ogni donna quando sta per diventare madre e sa che questo le cambierà la vita per sempre.  Umano e divino si intrecciano, in quello che è il mistero di ogni nascita. E questa è una nascita segnata da mille difficoltà e pregiudizi: Miriam e Josef non sono sposati, ma saranno fedeli all'amore reciproco, all'impegno preso.  Una lettura profonda e coinvolgente

Mariapia Bonanate: Il giusto sdegno

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Mariapia Bonanate Più si ama l’umanità ferita, più si grida forte la propria indignazione, il “giusto sdegno” di Dante, per denunciare, a rischio spesso della vita, le ingiustizie e le violenze che alimentano “le nuove povertà”. Proprio in questa simbiosi di pietas e di forte indignazione, coraggiosamente manifestata, di profonda spiritualità e di appassionato impegno civile, sta la novità di “soggetti politici”, vigorosi e scomodi, che sanno tener testa anche ai potenti di turno. Mariapia Bonanate  da un’intervista di Claudio Magris, Corriere della Sera

Nicola Legrottaglie: Nello sport, prima la formazione umana

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: Nicola Legrottaglie  “ Ritengo di aver avuto la fortuna di entrare in contatto con bravissimi allenatori, da cui sicuramente ho imparato tanto. Adesso cerco di mettere a disposizione dei giovani tutto ciò che ho appreso in questi anni da loro.  Il mio è più un dare sul piano umano che tecnico . Questi ragazzi si sono da poco affacciati al mondo del calcio e, per la legge dei grandi numeri, non è detto che tutti loro possano diventare calciatori. Per questo motivo mi interessa che crescano più sul piano umano.. . Io voglio che in questo anno i ragazzi imparino che le cose si guadagnano con  il sacrificio e la fatica “. Nicola Legrottaglie da Nicola D'Auriente, intervista a Nicola Legrottaglie, blog Super News, 9 dicembre 2014

ANDREW CAMILLERI:: Senza pregiudizi

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Accoglienza a Cosenza Spesso tutti noi ci confrontiamo  nutrendo pregiudizi nei riguardi delle persone, in modo speciale in questi tempi in cui gli emigranti bussano alle nostre porte. Eppure ciò che è indispensabile è accoglierli col cuore. Occorre silenzio e ascolto per comprendere gli altri, per "contenerli".  Andrew Camilleri da Dialogo, Dolore e... Un confronto interdisciplinare tra persone con e senza riferimenti religiosi  a cura del centro del Dialogo del Mov. dei Focolari

ALDO MASULLO: Le città

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Aldo Masullo   "Non sono i palazzi a costituire  una città, ma i cittadini con la  qualità delle loro relazioni…” Aldo Masullo

WISLAWA SZYMBORSKA: Quando la conoscenza è una minaccia

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  Wislawa Szymborska Malgrado sembri il contrario, il non sapere è una benedizione: perché è una spinta, un dono, un modo per incontrarsi e confrontarsi. Non così per chi ritiene di sapere già… Persino i peggiori torturatori, dittatori, fanatici e demagoghi,   in cerca di potere a suon di slogan sbraitati a gran voce, amano ciò che fanno, e anche loro adempiono i loro doveri con creativo fervore. Be', sì, ma loro "sanno". Sanno, e qualunque cosa sappiano gli basta una volta e per sempre. Non sono interessati a scoprire nient'altro, perché il nuovo potrebbe togliere forza alle loro argomentazioni. E, la conoscenza che non porta a nuove domande, è destinata a svanire in fretta, giacché non riesce a mantenere la temperatura necessaria a sostenere la vita. Nei casi più estremi, casi ben noti della storia antica e moderna,   la  conoscenza costituisce persino una minaccia letale per la società. WISLAWA SZYMBORSKA:  Dal discorso tenuto nel ricevere il Premio Nobel

YVES BONNEFOY: LE NOSTRE MANI NELL'ACQUA

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  Yves Bonnefoy LE NOSTRE MANI NELL’ACQUA Noi agitiamo quest’acqua. In essa le nostre mani si [cercano, Talvolta si sfiorano, forme spezzate. Più in basso, è una corrente, è qualcosa d’invisibile, Altri alberi, altre luci, altri sogni. E guarda, sono anche altri colori. La rifrazione trasfigura il rosso. Era un giorno d’estate? No, è il temporale Che “cambierà il cielo”, e fino a sera. Noi immergevamo le mani nel linguaggio, Vi afferrarono parole delle quali non sapemmo Che fare, non essendo che i nostri desideri. Noi invecchiammo. Quest’acqua, nostra trasparenza. Altri sapranno cercare più nel profondo Un nuovo cielo, una nuova terra. Yves Bonnefoy

Papa Francesco: Non continuare a fabbricare armi!

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Papa Francesco   Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare  armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per  curare le persone e salvare vite. Sia invece il tempo in cui porre  finalmente termine alla lunga guerra che ha insanguinato l’amata  Siria, al conflitto in Yemen e alle tensioni in Iraq, come pure in  Libano. Sia questo il tempo in cui Israeliani e Palestinesi riprendano  il dialogo, per trovare una soluzione stabile e duratura che permetta  ad entrambi di vivere in pace. Cessino le sofferenze della popolazione  che vive nelle regioni orientali dell’Ucraina. Si ponga fine agli a ttacchi terroristici perpetrati contro tante persone innocenti in  diversi Paesi dell’Africa. Papa Francesco Papa Francesco

Paolo Crepet: Gandhi ci parla dell'amicizia

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Gandhi insegna la non violenza ai suoi amici L'amicizia è necessità. Esigenza dettata dall'intelligenza emotiva. Si narra che un giorno Gandhi, salendo su un treno avesse perso una scarpa sui binari, tra il vagone e la banchina. Tentò di prenderla, ma era impossibile, e il treno stava per partire. Così, si tolse l'altra scarpa e la buttò vicino a quella caduta. Chi era con lui, gli chiese stupefatto perché mai avesse deciso di buttare la scarpa che gli era rimasta, e il Mahatma rispose sorridendo: "Un povero che trova una sola scarpa non sa che farsene. Buttando anche l'altra, almeno lui potrà gioire del mio paio di scarpe". Nella sua coniugazione più nobile, l'amicizia ha proprio questo significato: non serve per sé ma per entrambi, non è visione egocentrica ma relazione svelata. A cosa serve tenere per sé una scarpa spaiata? Che senso avrebbe se l'amicizia fosse un sentimento declinabile solo per se stessi? Che significato potrebbe mai avere l

NIDIA RODRIGUEZ: QUANDO TRA NOI NON C'E' ACCORDO

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 Quando tra noi con c'è accordo, come dialogare?  Dare fiducia all'altro perché si possa aprire, dargli spazio mettendolo in rilievo affinché senta l'amore...Se ci sono difficoltà, prendere l'iniziativa anche quando non lo si vorrebbe fare...C'è bisogno di costanza e continuità: è necessario che l'altro senta il nostro amore, un amore personale. Non voler mai imporre, ma saper ascoltare senza pregiudizio. Se sentiamo la difficoltà, occorre conoscersi sempre più per avere un linguaggio adeguato...Non essere d'accordo non è un motivo per non dialogare. Il percepire i benefici del dialogo ci dà la forza di andare avanti. Nidia Rodriguez Montevideo da Verso una cultura del dialogo, in atti  del convegno Umanesimo dialogo fraternità in C. Lubich 1.3 aprile 2011

Roberto Fabbrini: Basta con le armi!

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Guerra in Siria: Un bambino sul cannone Smettete di costruire le armi e investite le vostre energie nella sconfitta del male. Roberto Fabbrini

Pinucia Matta: Amici

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Pinuccia Matta Gli amici sono come arcobaleni, colorano la tua vita con i loro gesti, le parole. Irradiano luce nella tua anima, ti stupiscono piacevolmente quanto meno te lo aspetti. E nel calar della sera sorridi nel ricordo di loro. Pinuccia Matta da: Pinuccia Matta , Amare è Poesia Aletti Editore 2020

Papa Francesco : "Se tu non la pensi come me...siamo amici lo stesso"

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Riportiamo alcuni passaggi di un discorso fatto da Papa Francesco ad un gruppo di giovani giapponesi: Conoscere altre persone, altre culture sempre ci fa tanto bene, ci fa crescere. E questo perché? Perché se noi siamo isolati in noi stessi, abbiamo soltanto quello che abbiamo, non possiamo crescere culturalmente; se invece noi andiamo a trovare altre persone, altre culture, altri modi di pensare, altre religioni, noi usciamo da noi stessi e incominciamo quell’avventura tanto bella che si chiama “dialogo”. Qual è l’atteggiamento più profondo  che dobbiamo avere per dialogare e non litigare? La mitezza, ossia la capacità di incontrare le persone, di incontrare le culture con pace; la capacità di fare domande intelligenti: “Ma perché tu pensi così? Perché questa cultura fa così?” Ascoltare gli altri e poi parlare. Prima ascoltare e poi parlare. Tutto questo è mitezza. E se tu non la pensi come me… siamo amici lo stesso. Io ho sentito come pensi  tu e tu hai sentito come penso

MARINA CORRADI: Una madre non ha paura

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"Una madre non ha paura di entrare nella notte dei suoi figli che sbagliano, per dare loro speranza. Aiuta il figlio a camminare e a orientarsi verso il bene. Quando il figlio cresce, anche se sbaglia, la madre non si domanda nemmeno se sia colpevole o no, ma continua ad amarlo...Le madri domandano per i loro figli, bussano con insistenza ad ogni porta; e soprattutto per i figli che hanno più bisogno... Nell'esperienza umana, l'amore della madre è ciò che più somiglia alla sconfinata generosità di Dio. Quel dare senza condizioni, quell'esserci sempre, quel dimenticare il male e ricominciare ogni volta da capo, è il modo dell'amore materno. Nessuna legge basta all'uomo se non è iscritta dentro un bene più grande, dentro all'amore per quell'uomo. E questo, è istintivamente tramandato, l'antico segreto delle madri: ogni ordine posa sull'assoluta certezza del bene che  la madre vuole al figlio, una certezza incrollabile. Così che poi, come le

Piero Nuzzo: Dialogare vuol dire essere disarmati

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Piero Nuzzo Penso che il dialogo sia una scelta di vita che racchiude la capacità di aprirsi all'altro, non uno scambio intellettuale di principi limitato a pochi e quindi selettivo. Pongo l'accento su l'altro, perché proprio con chi è diverso da noi il dialogo è più impegnativo e vero. Spesso l'incapacità di far propria l'esperienza altrui, la mancanza di scoprire  nell'altro il meglio, genera dibattiti interminabili ed inutili che portano all'incomprensione e ad un inevitabile scontro, senza ascolto, ma con la preoccupazione di controbattere con l'intento di prevaricare o convertire. Dialogare significa invece mettersi in discussione, essere "disarmati" per valorizzare e non per trascinare  l'interlocutore alle proprie idee. Piero Nuzzo da Piero Nuzzo,  Agire per gli altri , atti del Convegno "Le ragioni della convivenza, la convivenza delle ragioni",  Castelgandolfo 1-3 giugno 2001

Helen Keller: Camminare con un amico

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Helen Keller (1880-1968) Camminare con un amico al buio è meglio che camminare da soli nella luce. Helen Keller

Johann Wolfgang Von Goethe: Ogni giorno

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Johann Wolfgang Von Goethe (1749-1832)  Ogni giorno dovremmo ascoltare una piccola melodia, leggere una bella poesia, vedere una pittura squisita, dire delle parole sensibili. Johann Wolfgang Von Goethe

Roberto Fabbrini: Un oceano d'amore

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Tutti i nostri cuori galleggiano in un oceano d'amore, ma non sempre ce ne accorgiamo. Roberto Fabbrini

Raffaele Arigliani: Ogni alunno deve sentirsi amato senza condizioni

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Raffaele Arigliani Un docente della scuola dell'obbligo mi ha chiesto cosa ne penso del carico di lavoro finalizzato al superamento delle Prove INVALSI. Ho confessato di avere molte perplessità. Educare ha la radice in educere , tirar fuori. Concetto che è opposto al "riempire di nozioni". Molti autori, tra cui Goleman, Brazelton e tanti altri hanno dimostrato come obiettivo dell'educazione sia lo sviluppo dell' intelligenza emotiva, quindi la capacità di essere in contatto e gestire con equilibrio e generosità la propria dimensione emotiva e relazionale. E' un "modo di essere" che si struttura in ragione di relazioni genitoriali e di accudimento da parte di tutti i Caregiver, che dovrebbero essere in grado di valorizzare le risorse individuali e fare sentire ogni persona "speciale", amata senza condizioni. Altri studi sui tipi di intelligenza ne individuano, a seconda degli autori, 6 o 8, evidenziando soprattutto come esercita

PINUCCIA MATTA: FELICITA'

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Pinuccia Matta La felicità è cogliere l'attimo, la felicità è saper accogliere con gioia e semplicità le persone, gli eventi che rendono quell'attimo unico e irripetibile. Pinuccia Matta da Pinuccia Matta, Amare è poesia, Aletti Editore 2020

SPARTACO LUCARINI: il non senso della società di oggi

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Spartaco Lucarini (1924-1975) U na società consumistica come la nostra che fa del progresso economico  e dell'aumento della produzione il fine dell'esistenza, è un non  senso. Una società del benessere ad ogni costo, che ricorre a  forsennati sfruttamenti della natura e a più dolorosi sfruttamenti  dell'uomo è un assurdo: una società mostruosa. Spartaco Lucarini da Spartaco Lucarini, I peccati planetari del nostro tempo, edizioni del Messaggero 1977

AFFLITTI MA CONSOLATI

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La distruzione in Libano               Chi non ha sofferto nella propria vita? E chi non ha conosciuto delle persone il cui dolore traboccava attraverso le lacrime? Oggi poi, che i mezzi di comunicazione portano nelle  nostre case immagini da tutto il mondo, rischiamo addiritura di abituarci, di indurire il cuore di fronte al fiume di dolore che rischia travolgerci.       È importante non rimanere indifferenti nei confronti del dolore altrui anche se a noi stessi capitassero delle sofferenze, dobbiamo quindi pensare a guarire il nostro cuore dalla durezza dell’egoismo, ed a riempire la solitudine di chi soffre, ad irrobustire il nostro agire solidale.       Ci diceva Chiara Lubich che non si tratta di indicare a chi è infelice la semplice rassegnazione, promettendo un premio futuro. Pensare anche al presente. Anche se in maniera non definitiva, infatti, la fraternitá universale è già qui. È presente in noi quando risorgiamo dopo aver subìto forse persino quasi una vera morte c

ANTONIETTA RIGHI: GRAZIELLA

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"Graziella procidana": Pastore in terracotta policromata con occhi di vetro e abiti di seta e lino. H. 35 cm L'Opera è ispirata al personaggio di Graziella del romanzo omonimo di Lamartine  

ROBERTO FABBRINI: La forza dell'incontro

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Roberto Fabbrini Pare quasi non avere limiti la forza dell'incontro e della fratellanza. Roberto  Fabbrini

Alan Weisman: Urge una politica saggia

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Alan Weisman Purtroppo quando c'è crisi globale la prima cosa a a cui si assiste è l'ascesa dei demagoghi che sfruttano la paura della gente…Dunque non vedo ottimi segnali da parte della politica. Ma spero che dopo questa esperienza le persone capiscano e votino politici capaci di imparare la lezione: stiamo attraversando una crisi esistenziale, non tanto per il coronavirus, quanto per il riscaldamento globale…E' un tema cruciale. La sfida dunque è tra politici saggi che danno ascolto agli scienziati e cattivi politici che rimandano la soluzione dei problemi alle generazioni future. Alan Weisman da Luca Fraioli, La natura cerca un equilibrio, Robinson 18-4-2020

Luigi Nappa: Una pescata da solo e in silenzio

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 Luigi Nappa, UNA PESCATA DA SOLO E IN SILENZIO 2020

DONARE SPERANZA A CHI È NEL DOLORE

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Apolonio Carvalho Nscimento Sono un medico e la mia missione di professionista della salute l'ho compresa solo lungo gli anni. La nostra missione non è soltanto quella di guarire, ma di distribuire speranza. Dare speranza in ogni senso: speranza di una guarigione, di miglioramento nella qualità di vita, di rapporti veri, speranza di ascolto e amicizia che vanno ben oltre le malattie, speranza di vivere una vita con dignità fino all'ultimo respiro. Speranza di guarire la causa della maggior parte dei mali, che è la solitudine. Speranza che ognuno si senta parte di una famiglia. Speranza di guarire i mali dell'anima, offrendo comprensione, benevolenza, perdono, accettazione e un amore che non fa distinzioni. In questo senso siamo tutti medici.   Apolonio Carvalho Nascimento