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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

GIOVANNI ALLEVI: La musica in questo momento doloroso.

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Giovanni Allevi La giornalista   Lucia Valerio chiede al compositore Giovanni Allevi  l'importanza della musica  nella vita sociale e se essa  può aiutare a cambiare in meglio l'umanità: Rispondere positivamente in questo momento è difficilissimo. Però voglio credere che questo sia un passaggio doloroso verso un mondo più bello Dove i protagonisti saranno la bellezza veicolata dall'arte, dalla cultura, che è rispetto della diversità, della solidarietà e dello sguardo incantato dei bambini. Giovanni Allevi da Lucia Valerio La musica ci unirà, Grazia n. 14-15 marco 2022

Pierfrancesco Favino: Tante volte la disabilità ci turba

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  Pierfrancesco Favino da un intervista a Pierfrancesco Favino interprete del nuovo film   Corro da te  di Riccardo Milani La disabilità è uno specchio: se vediamo il "difetto" o la "diversità", in realtà stiamo guardano il riflesso delle nostre paure. Invece bisogna cambiare prospettiva, lo sguardo va rivolto verso l'unicità di ciascuno di noi, disabili o abili. Pierfrancesco Favino Giusy Cascio Intervista a Pierfrancesco Favino "TV Sorrisi e Canzoni"  n.12 15 marzo 2022

Domenico Pisano: NIENTE DI NUOVO: la guerra era già da tempo tra noi

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  Domenico Pisano    Niente di nuovo. Di cosa stupirci? Per cosa indignarci? La guerra era già da tempo tra noi. Quando tutti gli stati civili sapevano che dal 2014 in Ucraina esisteva una tensione feroce e non sono intervenuti. Quando l’Occidente ha accettato il denaro dei magnati russi e il finto colloqui con Putin. Quando alcuni paesi europei (tra cui l’Italia) hanno deciso di dipendere dal gas russo e rinviare sempre una pianificazione coerente per lo sviluppo dell’energia pulita. Quando la Russia (e non solo la Russia) ha calpestato palesemente ogni diritto umano. Quando sono stati chiusi occhi e cuore di fronte alle tragedie quotidiane dei profughi e di tutti i deboli, spalancati mani e preghiere per ipocrite smancerie umanitarie. Quando la NATO e gli USA sono entrati a far parte dell’Europa in nome di una democrazia dal nuovo afflato francescano e con basi militari per garantire equilibrio e difesa (da cosa?). Quando si è parlato di pace e sono state, contemporaneamente, vendu

Mario Lodi: Fu il primo a eliminare la cattreda nella sua Scuola

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Mario Lodi  durante una lezione Mario Lodi è stato un rivoluzionario nella didattica italiana senza clamore e senza proclami. Ha lavorato nel silenzio adottando soluzioni che sarebbero state condivise da molti. Fu il primo, dopo la Montessori nelle sue scuole,  a eliminare nelle classi statali la cattedra, a disporre gli alunni in cerchio ad adottare la pratica del disegno e della discussione in classe, a dare inizio alla scrittura collettiva. Convinto che la conoscenza  dovesse essere costruita insieme attraverso una relazione di reciprocità tra alunni e maestro, pose alla base del suo insegnamento l'ascolto. Inoltre costruiva nelle sue aule spazi di libertà creativa affinché i ragazzi potessero esprimersi   nel canto nella poesia nel disegno, convinto com'era che in ogni alunno o alunna c'era un artista, un musicista, un poeta Tutto doveva avere inizio dall'ascolto e dalla gentilezza nei rapporti e nelle parole. Senza la gentilezza la scuola perdeva grandi possibilità

Arnaldo Diana: Sogno la cultura della fraternità fra tutti

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Arnaldo Diana (1932-2018) I giovani sono affascinati dalle diversità culturali e religiose. Pensano che parlarsi e conoscersi sia sempre positivo, e le differenze e diversità sono superabili con feste e amicizia…Diverso è l'atteggiamento degli adulti, specie quando le differenze sono scottanti. Il dialogo fra credenti e non credenti è spesso ritenuto impensabile. Della posizione del dialogo impensabile , che da oltre due secoli, divide l'umanità, ci attira questa spaccatura, perché noi vogliamo portare fratellanza e unità, e ci affascina la presunta   impossibilità del dialogo, che è un falso problema: la nostra esperienza di oltre 15 anni ci dice che dialoghiamo intensamente e con profitto, arricchendoci vicendevolmente. A bel guardare, ciascuna delle due culture, quella cristiana e quella della sola ragione, nel suo nucleo   centrale è universale. La fede cristiana lo è perché una sua caratteristica è l'amore disinteressato a tutti. L'autentica cultura lai

ELENA GRANATA: COSA INSEGNARE AI NOSTRI FIGLI

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Elena Granata Fin da piccoli dovremmo insegnare ai nostri figli che correndo si cade e magari ci si fa male, che si può prendere un brutto voto a scuola e fare meglio la volta successiva, che non sempre le nostre virtù ci vengono riconosciute, che crescendo incontriamo la cattiveria, il sopruso e l'ingiustizia. Che una malattia può essere una compagna di vita, che non ci impedisce di vivere. Fin da piccoli dovremmo imparare a chiamare questi inciampi con una parola semplice e bellissima. E' la vita. Vivendo ci facciamo male, vivendo ci rialziamo, vivendo sbagliamo strada, vivendo diventiamo più umani. Elena Granata da Elena Granata, La ragazza che sognava ad alta voce, il romanzo vero di Elena Schsel, Città Nuova  2020

HOAI HUONG NGUYEN: L'ASSURDO DELLA GUERRA

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Hoai Huong Nguyen  scrittrice   Sapevano tutti di avere ben poche possibilità di cavarsela, di offrirsi volontari per la morte, di proporsi per essere fatti a pezzi inutilmente; sapevano che i loro nomi si sarebbero perduti nell'oscurità della disfatta: si lanciavano sulla conca senza alcuna illusione: addio al sole, alla brezza luminose, alla loro famiglia, era un biglietto senza ritorno verso la morte. HOAI  HUONG  NGUYEN   HOAI  HUONG  NGUYEN, L'OMBRA DOLCE, GUANDA 2014

Mario Lodi: Il grande compito della Scuola

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  Mario Lodi (1922-2014) Oggi è difficile educare perché il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell’emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza. A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l’educazione dei sentimenti.  Mario Lodi traduzione in francese " Aujourd'hui il est difficile d'éduquer parce que notre engagement de former, par l'école, le citoyen qui collabore, qui place d'abord le bien commun avant le  bien égoïste, qui respecte e aide les autres, est réduit à néant chaque jour par les modèles proposés par qui possède les moyens de donner l'illusion que le bonheur repose dans l'argent, dans le pouvoir, de paraître par tous les moyens, violence comprise. A cette force perverse nous devons opposer l'éduc

Maria Montessori: Emozione nell'insegnamento

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  Maria Montessori (1970-1952) Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari. Maria Montessori

OMER MEIR WELBER: LA CULTURA GERMOGLIA NEI MOMENTI DI CRISI

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Omer Meir Welber   L'arte per me è mezzo efficace si trasformazione sociale e di coinvolgimento sui temi del presente...Sono abituato alle battaglie e anche per questo  ho visto la pandemia come un'opportunità per trovare soluzioni originali...La storia insegna che la cultura germoglia nei momenti di crisi. Omer Meir Welber da Lionello Bentivoglio: Welber: I Vespri a Palermo segnano l'ora della riscossa" La repubblica 18 gennaio 2022

Chiara Lubich: In dialogo per la pace

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Chiara Lubich (1920-2008) --> In questi giorni di violenze e di guerre, proponiamo il messaggio che Chiara Lubich inviò, il 28 maggio 2004, al Convegno internazionale “In dialogo per la pace”, promosso dal “Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose” presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo. “Carissimi, eccoci di nuovo al nostro Convegno. A tutti il mio più caloroso benvenuto! E’ passato ormai più di un decennio da quando abbiamo deciso di incontrarci per approfondire la nostra amicizia e per lavorare insieme per la stessa causa: la pace, l’unità. Per molti di voi qui presenti, questi sono stati anni ricchi di scambi fraterni, di azioni comuni di solidarietà, di viva partecipazione alle vicende di ciascuno e a quelle del Movimento dei Focolari. Mi auguro che questo cammino possa essere intrapreso e condiviso anche da chi, per la prima volta, è presente a questo convegno. Sapete, carissimi amici di convinzioni non relig

Alessio Boni: Accogliere i migranti è importante

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Alessio Boni Mi sono arricchito ogni volta che sono andato e continuo ad andare in Africa...Quei 15 gorni all'anno che passo con queste persone sfortunate per me sono un dono...Spesso si giudica il migrante perché si pensa che porti via il lavoro. E' vero che bisogna regolamentare, ma l'integrazione è la cosa più importante. Può dare un vantaggio economico a loro e a noi. Lo sforzo di queste persone per venire qua è enorme, si mettono insieme dei villaggi per mandare il migliore perché possa aiutare il villaggio.... Certo che se non lo integri e lo fai lavorare in nero...Io da giovane ho fatto di tutto per mantenermi all'accademia. Sia in Italia, sia in America ho fatto il cameriere, il pony express, il baby sitter. Non ho mai avuto paura del lavoro fatto con dignità. Alessio Boni

Abbiamo bisogno di perdono

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  Anche se sappiamo che il perdono è la via della felicità, la nostra capacità di perdono è sempre limitata, superficiale, condizionata. Tuttavia, siamo consapevoli che abbiamo bisogno di perdonare e di essere perdonati.   Ogni atto di perdono è una scelta libera e consapevole che va sempre rinnovata con umiltà e un cuore generoso. Non è mai un'abitudine, ma un percorso impegnativo che è il frutto della scoperta di noi stessi come fratelli e sorelle.   Quante volte le persone con cui viviamo - in famiglia, nel quartiere, sul posto di lavoro o di studio - possono averci fatto un torto e ci è difficile riprendere un rapporto positivo! Che fare? Alziamoci al mattino con una "amnistia" completa nel cuore, con quell'amore che tutto copre, che sa accogliere l'altro così com'è, con i suoi limiti, le sue difficoltà, proprio come farebbe una madre con il proprio figlio che sbaglia: lo scusa sempre, lo perdona sempre, spera sempre in lui…   Avviciniamo ognuno ve