RAFFAELLA BELLUCCI SESSA: Ho letto "IN NOME DELLA MADRE"

 






Seguo da sempre Erri De Luca, uno scrittore che apprezzo moltissimo, non solo perché ne condivido le idee e le scelte, ma anche per la sua scrittura, per un uso della lingua pulito, ricco e estremamente rievocativo, carico di suggestioni. 

Ad ogni Avvento, dal 2006, riprendo la lettura di In nome della madre (Feltrinelli 2006), un librino di poco più di 70 pagine, che volendo si leggono in fretta, o non si finisce mai di leggere. 

Un De Luca per me inedito, con una sensibilità femminile ed una tenerezza che ogni volta commuove. 

Da laico racconta la storia di Miriam - Maria, della sua umanissima e trepida attesa, quella di ogni donna quando sta per diventare madre e sa che questo le cambierà la vita per sempre. 

Umano e divino si intrecciano, in quello che è il mistero di ogni nascita. E questa è una nascita segnata da mille difficoltà e pregiudizi: Miriam e Josef non sono sposati, ma saranno fedeli all'amore reciproco, all'impegno preso. 

Una lettura profonda e coinvolgente, in cui ognuno, uomo o donna, credente o no, può ritrovare il sacro, il mistero. Spicca per profonda umanità l'amore incondizionato di Josef, il suo sapersi mettere da parte.

Con il nostro gruppo del dialogo di Torino ci abbiamo lavorato per alcuni mesi. Fu un bel lavoro, che ci vide impegnati per più incontri.

Raffaella Bellucci Sessa

 

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