Paolo Crepet: Gandhi ci parla dell'amicizia

Gandhi insegna la non violenza ai suoi amici

L'amicizia è necessità. Esigenza dettata dall'intelligenza emotiva. Si narra che un giorno Gandhi, salendo su un treno avesse perso una scarpa sui binari, tra il vagone e la banchina. Tentò di prenderla, ma era impossibile, e il treno stava per partire. Così, si tolse l'altra scarpa e la buttò vicino a quella caduta. Chi era con lui, gli chiese stupefatto perché mai avesse deciso di buttare la scarpa che gli era rimasta, e il Mahatma rispose sorridendo: "Un povero che trova una sola scarpa non sa che farsene. Buttando anche l'altra, almeno lui potrà gioire del mio paio di scarpe".
Nella sua coniugazione più nobile, l'amicizia ha proprio questo significato: non serve per sé ma per entrambi, non è visione egocentrica ma relazione svelata. A cosa serve tenere per sé una scarpa spaiata? Che senso avrebbe se l'amicizia fosse un sentimento declinabile solo per se stessi? Che significato potrebbe mai avere la vita se fosse soltanto un gioco con la propria ombra?

Paolo Crepet


da Paolo Crepet, Elogio dell'amicizia, Einaudi

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