Antoine Compagnon: Perché leggere?

Antoine Compagnon



Per me la letteratura, o la lettura,  è innanzitutto evasione, piacere, esplorazione di nuovi mondi ai quali, per quanto si possa viaggiare, non si avrebbe accesso. Quello letterario è un testo in cui non ci si sente immediatamente a casa, a cui ci si deve abituare poco a poco, fin quando non diventa familiare. Ma è anche un testo che, ogni volta che lo si riapre, comunica un sentimento di spaesamento perché si vene colpiti da altri paesaggi e si scoprono nuovi percorsi. Sì, per me i grandi libri sono degli spazi, dei mondi di cui ricominciamo ad ogni lettura a studiare la geografia o, più precisamente, la “geometria”. Perché leggere? Per vivere meglio, per amare meglio e, senza dubbio, per morire meglio.

Antoine Compagnon

da  Benedetta Craveri, Cara  modernità, quanto ti odio, Il Venerdì di Repubblica  22 dicembre 2017

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