Filippo La Porta: la lettura dei classici ci aiuta
Filippo La Porta
Se l'opera di un classico " ribadisce il pregio dell'umano", allora la sua lettura ci aiuta a restare umani. In una poesia sui Re Magi W, H, Auden scrive che seguivano una stella, nonostante gli enormi disagi del viaggio, solo "per scoprire come essere umani ora".
Non dobbiamo però pensare ad un umanesimo libresco.
I classici ci mostrano tangibilmente - direi plasticamente - che una vita in cui esiste il caso, l'avventura, il conflitto, (perfino la noia ogni tanto) il rischio di contagio, la precarietà di ogni conquista, la possibilità di fallire o di perdersi, la disperazione (capace di convertirsi in felicità), il disordine che sempre insidia l'ordine, risulta assai più avvincente della vita illimitatamente manipolabile immaginata dai filantropi della Silicon Valley.
Filippo La Porta
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