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Visualizzazione dei post da 2017

“Answer”

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                Chiara Lubich con i ragazzi       Many times in our lifetime, we receive like a warning, like a call to serve and love others. And we need to trust and give ourselves totally to a yet unknown project. With our generous and total acceptance we place ourselves at the service of Love to all people and thus we become an example or model of a luminous adhesion.       Therefore, the secret is to answer .       When meditating on these situations, Chiara Lubich wrote: "To realize the designs of Love you only need people who surrender with full humility and with an open availability leaving space for creative activity".       We can also discover the presence of Love in our lives and listen to that "inner voice" that invites us to make history, here and now, a fragment of his design. Our fragility and our insuf...

In attesa del Natale

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Natale: bambini di ogni età e di ogni famiglia del vill aggio globale, uniamoci!  Noi, però, vogliamo unirci davvero , non per conquistare il potere ma per lasciarlo agli altri, non per dominare e possedere il mondo, ma per regalarlo. L’unica cosa che ci preme è un Natale da vivere a modo nostro, che è poi il modo di chi l'ha ideato. Tutti insieme siamo tanti, siamo forti, siamo pronti, non a vincere o morire, ma a perdere tutto ciò che agli altri interessa tanto: soldi, potere, successo. Vi lasciamo tutto, purché ci l asciate le cose sacre e non ne facciate mercato. Abbiamo un leader che non teme confronti. Abita all'ultimo piano, (in cielo) è vero, ma un giorno - il primo giorno della sua vita - ha alloggiato in una stalla. É nato praticamente per strada e ha rischiato la pelle fin dalla prima in­fanzia. Appena nato, è stato subito fuggitivo, profugo, emigrante sulle rive del Nilo. Sua madre, poveretta, ne ha passate di cotte e di crude per difendere quel ...

Michael Haneke: a proposito del suo film "Happy end"

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Una scena del film Happy end A proposito del suo ultimo film "Happy end" il regista Michael Haneke così dice nell'intervista  concessa a Arianna Finds: Non volevo fare un film sull'immigrazione...piuttosto sul nostro autismo. La verità è che sono preoccupato per tutto quello che succede e dovremmo esserlo tutti. Il mio è un film sull'ignoranza verso la sofferenza dei migranti. Non posso raccontare i migranti, non ho vissuto le loro vite, non conosco le loro esperienze. Ma racconto di noi. Di come siamo tutti occupati a guardare il nostro giardino e i nostri vicini e tutto il resto semplicemente lo buttiamo. Sto parlando anche di me, per questo ho fatto una farsa. Non abbiamo nemmeno la dignità di raccontarci in un dramma. Il dramma è fuori, nella vita reale, è quel che sta succedendo ad altri. da Arianna Finds, Intervista a Haneke, La Repubblica 28-11-2017

“Se tornar servidor dos outros”

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        Em todos os tempos, como acontece também hoje, é fácil enunciar discursos moralistas e depois não viver com coerência, mas sim procurando os postos de prestígio no contexto social , o jeito para se destacar e se servir dos outros para obter avantagens pessoais. É para poucos Mestres anunciar a novidade de um estilo de vida novo, verdadeiro e que va “contra-corrente” respeito à mentalidade da maioria: “Que o maior no meio de vocês se torne servidor dos outros ”.       Em un encontro con pessoas que queriam descobrir este singular paradigma, Chiara Lubich indicava como todos , por sermos  irmãos uns dos outros, estamos chamados a construirmos a fraternidade universal. “Qual e o jeito melhor para servir? Tornarmos um com cada pessoa que encontramos, considerando como próprios os seus sentimentos, enfrentá-los como se fossem nossos. Quer dizer, nao vivermos dobrados sobre nós mas procurando carregarm...

Prendersi cura di chi soffre

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«Se volete onorare il corpo di Cristo, non  disdegnatelo quando è nudo; non onorate il Cristo eucaristico con paramenti di seta, mentre  fuori del tempio trascurate quest’altro Cristo che è afflitto dal freddo e dalla nudità» (Hom. In  Matthaeum , 50, 3: PG 58).” San Giovanni Crisostomo

Elizabeth Goudge: La vita ha un grande valore

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Elizabeth Goudege (1990.1984) Qualunque cosa viva, uomo, albero o uccello, dovrebbe essere toccata con garbo, perché la vita ha un grande valore. Il nostro pensiero, qualunque esso sia deve sfiorare l’anima dell’altro come un delicato fruscio di ali La coscienza dell’unità della famiglia umana rende denso ogni momento di vita  e più leggeri i nostri cuori. Elizabeth Goudge da Elizabeth Goudge, Il delfino verde, Bompiani

Perché i ragazzi spesso rifiutano la scuola?

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Assemblea di studenti di un Istituto Superiore Ho sempre messo in crisi la mia esperienza di educatore quando mi sono accorto che essa non produceva nei ragazzi un'apertura verso l'altro. Ho buttato all'aria il solito programma, ne abbiamo parlato insieme, ho poi proposto una riflessione comune, un lavoro a casa da realizzare in piccoli gruppi, facendo capire loro che c'è una diversità tra persona e persona e che le valutazioni che il docente è chiamato a fare non vanno confrontate tra loro e che nella formazione non deve esserci competitività. Solo quando gli studenti hanno cominciato a vivere così, ho visto scoparire in loro certe forti tensioni che producevano fratture e continui litigi e l'io ha cominciato a trovare la sua vera dimensione. da Pasquale Lubrano, la formazione dell'uomo al valore della solidarietà, Atti del Convegno: In dialogo per la solidarietà" Città Nuova 1999

L'infanzia determina il nostro futuro

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Il regista Andrej Tarkovskij “La felicità è legata alla mia infanzia. Ricordo gli anni in cui vissi con la mamma in una fattoria vicino a Mosca, un periodo di intensa felicità, ero un bambino. Abitavamo nel bosco, sentivo la natura, ero completamente felice. In seguito non ho sentito più niente di simile. Allora si fissarono le impressioni che hanno preso corpo in me molto più tardi. L’infanzia determina tutto il nostro futuro, specialmente se il futuro sarà legato all’attività creativa.” Andrej Tarkovskij

Il dolore e la vita

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                  “Rinunciare a se stessi e assumere il dolore      Non possiamo negarlo: ognuno ha la sua croce. Il dolore, nelle sue differenti manifestazioni, fa parte della vita umana, benché ci risulti incomprensibile e contrario al desiderio di felicità. Tuttavia, possiamo scoprire in esso una luce inattesa.  Così come succede a volte quando, entrando in alcune chiese, avvertiamo delle meravigliose e luminose vetrate che dall’esterno sembravano buie e prive di bellezza.      Ci viene chiesto un completo cambiamento nella nostra scala di valori, di spostarci dal centro e di rifiutare la logica della ricerca di un interesse personale.  Dobbiamo fare più attenzione alle esigenze degli altri che alle nostre; utilizzare le nostre energie per far felici gli altri, senza perdere l’occasione di confortare e dare speranza a coloro che incontriamo. Da questa libe...

NOSTALGIA. ABBANDONARSI AL PROPRIO VISSUTO

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  Opera di Giuseppe Santomaso (1907-1990) « La nostalgia è un luogo mobile che appare e scompare sulle carte della fantasia ma sta ben saldo nel cuore di ognuno di noi » (J. Saramago).   Composta da “nóstos ” (ritorno) e “algos” (dolore, sofferenza), la nostalgia esprime il “dolore del ritorno” o meglio la sofferenza provocata dal desiderio di rivivere emozioni e/o esperienze passate. Con questa parola - entrata nel vocabolario nel XVII secolo - il medico svizzero J. Hoferr (1662–1752) descrive la patologia diffusa tra i soldati che, costretti ad arruolarsi, accusavano il “sintomo”della mancanza della ’propria’ casa. Nel tempo il sintomo si è trasformato in un sentimento, ma  èrimasto intatto e presente nel cuore dei migranti che lasciano casa, famiglia, patria e terra per una prospettiva di vita meno precaria e senza guerra. È presente e viva, la nostalgia, anche nel cuore di tanti, giovani e meno giovani, costretti a lasciare la propria ‘casa’ al...

Uno stile di vita sobrio

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       Il cosmo è stato affidato alle mani attive dell’uomo e della donna e siamo invitati a prenderci cura di esso, inserendo pagine di giustizia e di pace, camminando secondo il nostro progetto d’amore.      Una riflessione più personale va però anche fatta: cosa facciamo di ciò che abbiamo ricevuto, sia una parte della natura che  una costruzione umana? E, tanto importante quanto la precedente domanda, quale eredità lascio a coloro che mi seguono nel cammino della vita?  Sono cosciente di ciò?      Purtroppo, quello che vediamo intorno a noi sono molte ferite inflitte su persone spesso indifese e sull’ambiente naturale. Questo per l’indifferenza di molti e per l’egoismo e la voracità di chi sfrutta le grandi ricchezze dell’ambiente solo in funzione dei propri interessi e in detrimento del bene comune.      Occorre sentire ancora che abbiamo bisogno gli uni degli altri, ...

Maria Montessori: L'uomo può esere migliorato

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Maria Montessori (1870-1952) Se non avessi avuto la certezza che l’uomo può essere migliorato, non avrei avuto la forza di lottare per cinquant’anni, più volte ricominciando l’opera che da altri mi era stata distrutta. Non avrei la forza, alla mia età, di continuare a girare il mondo, predicando questa verità.  Maria Montessori da  Maria Montessori, Educazione alla libertà, a cura di M. Luisa Leccese Pinna Edizioni Laterna 1986

Alda Merini: La semplicità

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Alda Merini (1931.2009) "La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri... E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore." Alda Merini

Un cuore aperto e semplice

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     Afligidos y agobiados: estas palabras sugieren la imagen de personas -hombres y mujeres, jóvenes, niños y ancianos- que de alguna manera cargan pesos a lo largo del camino de la vida y esperan que llegue el día en que puedan liberarse.    Quién muestra una atención particular hacia las personas, simples, pobres, con poca instrucción, incapaces de conocer y respetar todas las complejas situaciones de nuestro tiempo, muy a menudo imposible de sostener? Quién atiende a todos los excluidos de la sociedad y considerados nada? A los que se sienten agobiados y que anhelan una vida mejor?      Se evidencia la necesidad de ser amados sin condición, logrando una "buena vida". Pero para amar y ser amados, hay que hacer lugar en nosotros al Amor, dar espacio al otro en nuestra vida, más allá de nosotros mismos y de ese modo, establecer  relaciones personales centradas en la búsqueda del Bien Común. Un compromiso...

Gheranrdo Colombo: Impegno nel campo educativo

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Gherardo Colombo Io mi sono dimesso dalla magistratura perché credo sia fondamentale impegnarsi moltissimo nell’educazione, per ottenere una drastica, anche se non immediata, diminuzione della trasgressità. Credo che l’impegno prioritario stia nel campo educativo, il quale deve avere necessariamente come riferimento forte il riconoscimento della dignità dell’essere umano, che sta alla base della Costituzione italiana. Gherardo Colombo

Ignazio Silone: Il padre offre da mangiare e bere a tutti

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Ignazio Silone (1900-1978) Il padre si sedette a capo del tavolo, assieme agli altri uomini.  Arrivarono dei parenti di un paese vicino,  arrivarono dei ragazzi, arrivarono delle donne. Il padre offrì da bere e da mangiare a tutti, seduti intorno a lui.  Versò il vino e disse: “Bevete”. Ruppe il pane e disse: “Mangiate”. “ E’ mio figlio - egli disse - che mi ha aiutato a seminare, a sarchiare, a mietere, a trebbiare, a macinare il grano di cui è fatto questo pane. Prendete e mangiate, questo è il suo pane”. Arrivarono altri. Il padre versò da bere e disse:  “ E’ mio figlio che mi ha aiutato a potare, inzolfare, sarchiare,  vendemmiare la vigna dalla quale viene questo vino.  Bevete, questo è il suo vino”. Gli uomini mangiavano e bevevano  E c’era chi bagnava il pane nel vino. “ Il pane è fatto da molti chicchi di grano. Perciò esso significa unità.  Il vino è fatto da molti acini d’uva, e anch’esso significa unità....