Michael Haneke: a proposito del suo film "Happy end"
Una scena del film Happy end |
Non volevo fare un film sull'immigrazione...piuttosto sul nostro autismo. La verità è che sono preoccupato per tutto quello che succede e dovremmo esserlo tutti. Il mio è un film sull'ignoranza verso la sofferenza dei migranti. Non posso raccontare i migranti, non ho vissuto le loro vite, non conosco le loro esperienze. Ma racconto di noi. Di come siamo tutti occupati a guardare il nostro giardino e i nostri vicini e tutto il resto semplicemente lo buttiamo. Sto parlando anche di me, per questo ho fatto una farsa. Non abbiamo nemmeno la dignità di raccontarci in un dramma. Il dramma è fuori, nella vita reale, è quel che sta succedendo ad altri.
da Arianna Finds, Intervista a Haneke, La Repubblica 28-11-2017
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