Ignazio Silone: Il padre offre da mangiare e bere a tutti
Ignazio Silone (1900-1978) Il padre si sedette a capo del tavolo, assieme agli altri uomini. Arrivarono dei parenti di un paese vicino, arrivarono dei ragazzi, arrivarono delle donne.Il padre offrì da bere e da mangiare a tutti, seduti intorno a lui. Versò il vino e disse: “Bevete”. Ruppe il pane e disse: “Mangiate”.“E’ mio figlio - egli disse - che mi ha aiutato a seminare, a sarchiare,a mietere, a trebbiare, a macinare il grano di cui è fatto questo pane.Prendete e mangiate, questo è il suo pane”.Arrivarono altri. Il padre versò da bere e disse: “E’ mio figlio che mi ha aiutato a potare, inzolfare, sarchiare, vendemmiare la vigna dalla quale viene questo vino. Bevete, questo è il suo vino”.Gli uomini mangiavano e bevevano E c’era chi bagnava il pane nel vino.“Il pane è fatto da molti chicchi di grano. Perciò esso significa unità. Il vino è fatto da molti acini d’uva, e anch’esso significa unità. Unità di cose simili, uguali, utili. Quindi anche verità e fraternità,sono cose che stanno bene insieme”.“Per fare il pane ci vogliono nove mesi” disse il padre. “A novembre il grano è seminato, a luglio mietuto e trebbiato”. Il vecchio contò i mesi: “Novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio. Fanno giusto nove mesi.Per maturare l’uva ci vogliono anche nove mesi, da marzo a novembre”. Egli contò i mesi: “Marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre. Anch’essi fanno nove mesi”.“Nove mesi?” domandò la madre. Non ci aveva mai pensato. Ci vuole lo stesso tempo per fare un uomo.
Ignazio Silone
Da “Vino e Pane”
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