Le molte facce del "potere"
Liliana Cosi durante le prove della sua compagnia |
Molti
coltivano il desiderio di governare, educare, insegnare, gestendo il “potere
con” gli altri e non “sugli altri”.
La
visione del “potere con”, pur essendo generalmente condivisa è a volte
difficile da praticare, perché non sempre abbiamo ricevuto le informazioni, il
linguaggio e l’educazione necessarie per realizzarla.
Avere
“potere con” ci richiede l’apprendimento di numerose competenze: la capacità di
valorizzare e gioire delle differenze, una comunicazione che permetta di creare
relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto reciproci, la consapevolezza
dell’interdipendenza tra tutti gli esseri umani.
Gestire
il “potere con” ci richiede un linguaggio basato sulla forza della vita
presente in ognuno di noi, un linguaggio collegato ai nostri bisogni e ai
nostri sentimenti.
La
chiarezza e la forza che derivano dal collegamento con i propri bisogni e
valori possono essere faticosi da raggiungere ma ci permettono di aumentare il
nostro potere che invece si riduce notevolmente quando ci basiamo sulla
“debolezza” della critica, dell’insulto, dell’offesa o addirittura
dell’annientamento di coloro che non si comportano nel modo che
desideriamo.
Vilma
Costetti
da M. B Rosenberg, Comunicazione & potere, Edizioni Esserci
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