Claudiano Silva: La vera prigione è spesso dentro di noi
Sono nato a Sorocaba, dello Stato di San Paolo in Brasile, ho 41 anni.
Dal 1994 sono un impiegato nel campo dell'amministrazione penitenziaria de lavoro nel settore della sicurezza del carcere.
Nei vari posti del mio impiego mi sono trovato in molte situazioni di violenza, come aggressioni, rivolte, fughe, tentativi di ribellione, morti corruzione e sono stato preso anche in ostaggio.
Alla fine del 1997, dopo una grande rivolta, rimasi con 17 operatori in ostaggio, con 400 visitatori costretti a non uscire dal carcere , con 2 morti, tentativi di fuga e danni ai locali.
Nel 1998, per meriti sul lavoro, sono stato inviato ad essere Direttore del Nucleo di Educazione del carcere. Restai in quella funzione per 7 anni, poi trasferito nel Reparto Educazione dove sono ancora oggi.
Qui l’insegnamento è regolare: alfabetizzazione, corsi professionali, esami di diploma e attività culturali. Oltre l’insegnamento, attraverso il dialogo, cerchiamo di trasmettere il valore della reintegrazione sociale, seguendo la persona durante e dopo la fine della pena, dando sostegno materiale, ludico, educativo, sociale, sanitario e religioso. Contribuiamo così al miglioramento del rieducando, in modo che lo stesso si accorga che è possibile ricominciare, avere una vita nuova.
Continuo ad avere rapporti con molte persone che sono passate per il carcere e oggi sono inserite nella famiglia e nella società come buoni cittadini…Sono testimoni vivi dell’azione concreta del dialogo improntato al rispetto e alla stima per ogni persona. Giustamente come dice un grande amico e collega: “La vera prigione molte volte è dentro ciascuno di noi.”
Claudiano Silva
Testimonianza raccolta nel Convegno “Umanesimo dialogo fraternita: eredità di Chiara Lubich” Castelgandolfo(Roma) 1-3 aprile2011
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