Marino Moretti: L'Andreana

Marino Moretti (1985-1979)

Marino Moretti in un romanzo scritto negli anni Trenta e rivisto più volte fino all'edizione definitiva del '61, il suo preferito, L'Andreana  (di recente ripubblicato da Bompiani), fa di Cesenatico il fondale di una storia "dalla parte di una donna". 

Moglie vedova di un pescivendolo, L'Andreana ha il piglio di chi, "senza principi azzurri", come scrive Cristiano Cavina, resiste alla tempesta della vita.

Arguta, indispettita, severa, "è nata e vissuta in un paese di mare, ma non s'è mai accorta del mare".

Quando se lo ritrova davanti in una giornata fredda, guarda le onde e conta le burrasche della sua esistenza. "Il mare rugge, la spiaggia è sporca: l'inverno."

Una solitudine "remota" che già alberga in qualche figuretta tratteggiata nei versi, nella malinconia che spinge, nel "giorno crepuscolare", a raggiungere un paesaggio lagunare che si "aduggia".

"Quio nessuno ti vuol più bene, / qui nessuno ti vuol più,/ e tu, dolce anima, e tu"; sembra quasi di vederli, Moretti e l'Andreana, di spalle,  comr in un quadro famoso del romantico Friedrich, esposti al mare di nebbia. Incupiti ma vivi, sprofondati in una benefica tristezza, avvolti da un Sublime "in minore", un Sublime addomesticato.

Paolo Di Paolo


da Paolo di Paolo, Marino Moretti - Educazione sentimentale e l'Io casalingo. Robnison   280 - 16 aprile 2022

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