CHIARA LUBICH: A chi farò il bene oggi?

Chiara Lubich in Thailandia con i monaci buddisti

I monaci buddisti incontrarono Chiara Lubich in Thailandia a Chiang Mai il 6 gennaio 1997 e le posero delle domande. Ne riportiamo qualcuna:

Luce Ardente: Quale è la profonda motivazione spirituale che ti ha spinta a lavorare per il bene dell'umanità, tanto che hai ricevuto dall'UNESCO il premio per il progresso della Pace? Quali sono i punti della religione ai quali ti sei ispirata?

Chiara Lubich: Io penso che abbiamo nel cuore la coscienza. La coscienza è una voce molto importante che ci dice se facciamo il bene o se facciamo il male. Ebbene, a un dato punto, questa coscienza mi ha detto: tu non puoi stare a vedere che tutti si odiano e si ammazzano a vicenda; tu devi fare qualcosa. E allora io ho cominciato con le mie compagne, da poche cose e poi sono diventate tante.

Luce Ardente: Quale è secondo te lo scopo più alto della vita, lo scopo vero?

Chiara Lubich: Lo scopo ultimo della vita umana è la perfezione…Noi cristiani crediamo in Dio. Bisogna vivere perfettamente  ed essere perfetti, possibilmente simili a lui, come lui. Gesù dice. "Siate perfetti come è perfetto il Padre mio." Ma la perfezione  si raggiunge solo con la compassione, solo con l'amore. Non con l'egoismo, col restare chiusi in se stessi, ma col dedicarci agli altri. Questa è la perfezione. Io ho letto che ogni mattina  Buddha si svegliava e pensava sempre: "A chi farò il bene oggi?" Dobbiamo anche noi fare così: tutte le mattine svegliarsi e dire: "A chi farò il bene oggi?"  e poi farlo.

dagli atti del Convegno In dialogo per un mondo unito, Castelgandolfo 31 maggio 1997.

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