Jesùs Moran: NESSUNO POSSIEDE LA VERITA'

Jesùs Moran

TESTO IN ITALIANO INGLESE E FRANCESE

Il dialogo autentico ha a che fare con la verità, è sempre un approfondimento della verità, che ha bisogno di essere contemplata. La verità non è relativa, ma relazionale, ognuno mette in comune con gli altri la sua partecipazione alla verità, che è una per tutti.

Nella relazione ognuno scopre aspetti nuovi della verità, come se fossero suoi. “Relatività della verità” vuol dire invece che ognuno ha la sua verità.

Per i greci – ed io mi inserisco in quella tradizione – la verità è una, quella che è diversa è la partecipazione alla verità, perché nessuno possiede la verità, è lei che ci possiede. Questo vuol dire relazionalità.

La grande lotta di Socrate con i sofisti era proprio questa. Lui era convinto che la verità fosse una, il che non vuol dire che fosse uniforme, ma che tutti dovevamo partecipare con la maieutica alla verità.

Quindi dobbiamo concepire la differenza come un dono e non come pericolo

Jesùs Moran

traduzione in inglese

Authentic dialogue has to do with truth. It is always a deepening of the truth, which needs to be contemplated.

Truth is not relative, but relational, each one sharing with the others his or her participation in the truth, which is the same for all.

In relationship each person discovers new aspects of the truth, as if they were his or her own. Instead, the "relativity of truth" means that everyone has their own truth.

For the Greeks - and I am part of that tradition - there is only one truth, what is different is the participation in the truth, because no one possesses the truth, it possesses us. This implies relationality.

Socrates' great struggle with the Sophists was precisely this. He was convinced that the truth was one, not meaning that it was uniform, but that through maieutics we all had to participate in the truth.

We must therefore see difference as a gift and not as a danger.

Juesùs Moran

traduzione in francese

Le dialogue authentique intéresse la vérité, c'est toujours un approfondissement de la vérité  qui a besoin d'être contemplée.
La vérité n'est pas relative, mais relationnelle, chacun met en commun avec les autres sa propre participation à la vérité qui est une seule pour tous.
Dans la relation chacun découvre des aspects nouveaux de la vérité, comme s'ils étaient les siens. "Relativité de la vérité" veut dire au contraire que chacun a sa vérité.
Pour les Grecs- et pour ma part je m'insère dans cette tradition- la vérité est une seule, celle qui est différente est la participation à la vérité, parce que personne ne possède la vérité, c'est Elle qui nous possède. Ceci veut dire rapport de relation.
La grande lutte de Socrate avec les sophistes était justement ceci. Il était convaincu que la vérité était une seule, ce qui ne veut pas dire qu'elle fût uniforme, mais que nous tous devions participer par la maïeutique à la vérité.
Nous devons donc concevoir la différence comme un don et non un danger.

 

da "Dialogo, Dolore e..." a cura del Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose "del Movimento dei Focolari . 1917