Ritornano Francesco e Chiara d’Assisi in un musical con Massimiliano Varrese
Massimiliano Varrese,
attore eclettico che spazia tra la recitazione, il canto e il balleto, già
apprezzato per la sua interpretazione del film Fuoco su di me, Premio per la Cultura del Dialogo al Festival di Venezia
del 2006, ha ricevuto il prestigioso Premio teatrale “Vittorio Gassman” per la
sua innovativa interpretazione del
musical Tre metri sopra il cielo, e
il Premio Fraternità Città di Benevento nel 2008. Poi. dopo una serie di fiction televisive, ha
scritto col mio amico Francesco Serino il libro L’estate è già finita (Sonda Edizioni) ed è nato un progetto
teatrale in collaborazione con il maestro Maurizio Mastrini,
Processi
invers,i sulle poesie di Diego Maria Porena. Ultimamente poi è stato protagonista
al cinema del film Il mistero di Laura
di Giovanni Galletta”. Lo abbiamo intervistato dopo i primi spettacoli del musical Chiara e Francesco. L'amore quello vero.
Oggi sei protagonista nella parte di Francesco con Marina Murari nella parte di Chiara, nel
musical diretto da Oreste Castagna, presentato con successo il 29
settembre a Rimini e il 6 e 7 ottobre ad Assisi. Sei soddisfatto di questo ruolo?
Moltissimo Al pensiero mi viene
ancora la pelle d’oca, perché si è trattato di una coincidenza particolare. In
questa ricerca nuova per la mia vita di artista, mi sono detto un giorno: mi
piacerebbe interpretare Francesco d’Assisi. E con mia grande gioia mi è stato
proposto di interpretare proprio Francesco nel musical “Chiara e Francesco il musical - L’amore quello vero”. Il fascino
della sua figura mi giungeva da lontano, forse dalla mia fanciullezza,
dall’amore che ritrovavo per la natura e anche dal personaggio di Eugenio in Fuoco su di me che è stato il primo personaggio importante che ho
interpretato sul grande schermo.
Quale è stato il tuo primo impatto con il nuovo personaggio?
Quale è stato il tuo primo impatto con il nuovo personaggio?
Ho trovato davanti a me un
gigante, un genio dello spirito che ha lottato fortemente per realizzare il suo
sogno, spogliandosi di quegli orpelli che appesantivano la sua vita. Mi sono
rispecchiato in Francesco ed ho trovato consonanza tra la sua scelta e il mio
dire no a certi compromessi che il mondo dello spettacolo mi chiedeva. Ho vissuto
giorni straordinari, con tutta la Compagnia, la mitica compagnia di Forza venite gente, che hanno cancellato certe immagini stereotipate del
Santo che spesso hanno impedito a tanti giovani di oggi di trovare in Francesco
un leader, scoprendo un uomo pieno di coraggio che ha rivoluzionato il mondo.
Lo senti quindi attuale per i giovani di oggi?
Francesco ha portato avanti la
sua idea senza tener conto delle
reazioni o dei giudizi degli altri. Ha sempre ascoltato la voce interiore della
sua coscienza. Molti l’hanno preso per
matto, ma quella sua “follia d’amore” ha lasciato un segno grande nell’umanità.
Egli parla a tutti, ma soprattutto ai giovani ai quali dice: “Se avete un sogno
bello nella vita non abbiate paura dei giudizi degli altri, lottate per
realizzarlo.” C’è una frase del film Fuoco
su di me che è diventata il mio motto: “Il sognatore deve essere più forte
del sogno”. Essa, mi pare, esprime molto bene la personalità di Francesco che
ha avuto coraggio, determinazione e spirito di sacrificio per realizzare quello
che aveva intravisto. Egli ha “perso tutto”, si è spogliato della ricchezza, ha
lasciato la sua “divisa” a casa, ha indossato stracci, e ci ha insegnato
che possiamo guardare ogni creatura con
occhi puri e che poter dire a una persona: “Ti voglio bene, sono disposto a far
qualcosa per te” è l’atto più creativo e ci fa un gran bene.
nelle foto tre momenti dello spettacolo
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