NO AI COMPITI A CASA!

una classe a tempo pieno della SMS "A.Capraro" lavora con l'insegnante

I genitori francesi si ribellano all'eccessivo carico di compiti a casa per gli alunni nella scuola dell'obbligo e a tempo pieno. Mi sembra giusto. Dopo otto ore di scuola tornare a casa con l'assillo di altri compiti è inconcepibile. Come pure riempire il diario di compiti per i giorni festivi. Dopo un'intensa settimana di vita scolastica la mente ha bisogno di riposo. La psicoterapeuta Sivia Vegetti Finzi lo conferma sul Corriere della Sera: "I compiti a casa dovrebbero essere ridotti all'essenziale, in modo che i bambini li eseguano presto e da soli...L'eccesso di compiti rischia di danneggiare la qualità dell'apprendimento...che richiede un processo interiore che ognuno svolge a modo suo, secondo un timer che non può essere forzato...Non dimentichiamo che l'infanzia ha diritto a tempi e spazi riservati al gioco, alla fantasia, a quell'apparente far niente che potenzia il pensiero creativo e non solo esecutivo. Se vogliamo davvero il bene dei bambini più piccoli e ottenere il meglio dalle nuove generazioni è necessario sgoberare la loro vita dal troppo, da un eccesso di richieste e offerte". Ricordiamo infine che la scuola dell'obbligo è una scuola per tutti e a misura di ciascuno.

Silvia Vegetti Finzi, Né troppo studio, né troppe attività, Corriere della sera 28 marzo 2012

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