L’importanza dei maestri nella vita di Umberto Eco
Per gli 80 anni, Umberto Eco ha concesso al giornalista Antonio Gnoli un’interessante intervista nella quale ripercorre la sua vita, a cominciare dall’infanzia, evidenziando la grande importanza avuta dai maestri nella sua vocazione di narratore e filosofo. Infatti alla domanda : “Quali sono i maestri che hanno contato nella sua vita” egli ha così risposto: “Sono stato formato a 11 anni dalla meravigliosa signorina Bellini, una professoressa di italiano che mi ha insegnato le virtù dell’invenzione. Al liceo ho avuto la fortuna di incontrare il professore Marino. Da lui ho appreso la libera critica. E poi all’università il rapporto con Luigi Pareyson: fondamentale anche se tormentato. Se ci si fa caso, tutti i miei romanzi sono come un Bildungsroman: c’è un giovane che apprende da un legame formativo con un anziano. E’ la ragione per cui ho fatto il professore e resto in contatto affettuosissimo con tutti i miei studenti.”
da Antonio Gnoli, Umberto Eco, La Repubblica, 3 gennaio 2012
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