Un patto di fraternità per l'Italia
All’inizio del terzo millennio, nel nostro Paese si riaffacciano, fra il resto, antichi problemi solo parzialmente risolti e nuove sfide. Non sarà quindi bene, oggi, ricordarsi che ieri l’Italia si è risollevata dalla guerra perché ha saputo ripartire di un nucleo fondamentale del valori condivisi, alla cui base stava, prima di ogni altra cosa, la fraternità. Lo scopo specifico del Movimento politico per l’unità, a cui partecipano militanti dei più diversi partiti, è questo: aiutare e aiutarsi ad essere prima di tutto persone che, nella fraternità, credono nei valori profondi, eterni dell’uomo e poi si muovono nell’azioni politica.
Non si vuol confondere religione e politica, come è avvenuto per gli integralismi di cristiani e anche non cristiani. Si propone solo e si testimonia uno stile di vita che permetta alla politica di raggiungere nel migliore modo il suo fine: il bene comune nell’unità del corpo sociale. Anzi, si vorrebbe proporre a tutti quanti agiscono in politica di impegnarsi in questo modo di vivere, formulando quasi un patto di fraternità per l’Italia, che metta il suo bene al di sopra di ogni interesse parziale, sia esso individuale, di gruppo, di classe e di partito.”
Chiara Lubich
(Dal discorso ai Politici del Parlamento Italiano nella Sala S. Macuto,Roma 15-12-2000).
Commenti
Soltanto la fraternità consente di tenere insieme e valorizzare esperienze umane e risorse, altrimenti, rischiamo di sviluppare conflitti insanabili, come le ferite aperte delle questione meridionale, lasciate a se stessi. Soltanto la fraternità potrà favorire lo sviluppo autenticamente umano del Paese senza isolare le categorie più deboli, senza creare nuove povertà, cosa che purtroppo stiamo costatando ogni giorno.
Cercherò di vivere questa proposta di Chiara Lubich nel mio piccolo.