DON LORENZO MILANI
Don Lorenzo Milani |
Il 27 maggio del 1923 nasceva don Lorenzo Milani, uno dei personaggi più importanti della cultura italiana, che con l'istituzione della Scuola di Barbiana e con la pubblicazione di "Lettera a una professoressa" ha aperto un dibattito grande sull'Istituzione Scuola che ancora è vivo e produce effetti positivi.
I suoi pensieri, folgoranti e incisivi, hanno sconvolto un assetto scolastico che si rifaceva agli schemi di una scuola selettiva a servizio della Monarchia e dei nobili. Egli ha con insisstenza auspicato, nello spirito della Costituzione, "Una scuola per tutti e a misura di ciascuno", che ha contribuito alla riforma della Scuola Media Unica e ad alcune riforme delle superiori.
La polemica sulla sua persona e sulla sua metodologia scolastica non si è ancora attenuata, segno evidente della forza intima delle sue parole e della sua visione della società e della Scuola.
Ho letto i suoi scritti quando ero studente universitario nel pieno e caotico mondo universitario napoletano del 68. Me ne parlò ancora nel 1974, in un convegno promosso dal Movimento Umanità Nuova sul "rapporto educativo" tenutosi a Rocca di Papa, la professoressa Gabriella Miari, quando già insegnavo a Sant'Anastasia (Napoli).
Ho cercato, nella mia attivita di docente nella Scuola Media e nella Scuola Superiore, di far tesoro, per quanto ne sia stato capace, dell'esperienza di Don Milani e di non cadere negli errori del passato.
La Biblioteca, in tutte le scuole in cui ho insegnato, è diventata sempre per me il luogo ideale e creativo dove portare i ragazzi.
E proprio a Sant'Anastasia, nella Biblioteca della SMS Tenente Mario De Rosa, dove ebbi il mio incarico statale, dopo aver insegnato alcuni anni nell'Istituto parificato Denza a Posillipo, nasceva il mio primo spettacolo teatrale "Tu puoi tutto per il mondo" che era proprio una frase di Don MIlani.
L'intero brano fu letto in apertura dello spettacolo da un alunno di 13 anni, considerato tra i più problematici e meno scolarizzati della scuola. Egli, attratto dal laboratorio teatrale che avevamo organizzato in orario pomeridiano, cominciò a seguirci, e sentimmo che non potevamo escluderlo dal progetto. Grande fu la sua gioia ed anche dei suoi docenti che lo trovarono profondamente cambiato dopo l'esperienza dello spettacolo. Un grazie ancora va ai "giovani" della Comunità di Santa Maria La Nova che, come volontari, mi furono accanto con una dedizione incredibile, per circa due mesi dalle 18 alle 20 di ogni giorno, donando a tutti noi entusiasmo vitalità e una forte propensione al "bene relazionale.
Ancora oggi guardo con gratitudine immensa la figura di Don Lorenzo Milani, questo personaggio scomodo che aveva coniugato due parole solitamente in contrasto, AMORE e VERITA', senza mai venir meno alla propria coscienza, ben consapevole che, per quanto aveva scritto, avrebbe pagato in vita uno scotto molto alto.
Pasquale Lubrano Lavadera
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