Umberto Veronesi: Sono contrario ai compiti a casa
Umberto Veronesi |
Non sono stato
quello che si dice "un bravo studente". Sono stato bocciato due
volte, in seconda ginnasio e in primo liceo. Rispetto ai compiti il mio
atteggiamento era molto lineare: semplicemente non li facevo... Pensando
all'insegnamento moderno, tuttavia, rimango contrario al principio dei compiti
a casa, perché credo che la scuola debba essere il luogo di formazione di
interessi e passioni, capace di attrarre ragazzi con lezioni intelligenti,
prive di nozionismi e ricche di attualità. Vorrei la scuola insomma come
l'esatto contrario della realtà che ha vissuto la mia generazione: un piacere
intellettuale lontano dalla persecuzione dei voti e delle prove....Penso che il
bravo insegnante non sia colui che si fa obbedire, ma piuttosto chi convince i ragazzi
a pensare e agire dopo aver pensato. Dovrebbe insegnare a riflettere più
che a memorizzare, e quindi i compiti a casa dovrebbero essere letture
consigliate, programmi televisivi, teatro e cinema.
Umberto
Veronesi
da La Repubblica" venerdì 26 febbraio 2016
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