"La casa" di Emanuele Severino
Emanuele Severino |
Ognuno di noi abita una “casa”, chiamiamola così.
Attorno, a perdita d’occhio, la brughiera. Il fuoco è acceso, la tavola è
imbandita. Ma capita, guardando verso la finestra, che il vento ci faccia
credere di trovarci là fuori – e ci si dimentichi di dove siamo davvero. Si è
“a casa”. Sin da prima dell’inizio dei tempi. Ci rimarremo in eterno; la casa
sarà sempre più accogliente. E invece crediamo di abitare nella terra
inospitale che ci ha ghermito col vento.. Stando là fuori diciamo: “Ecco il mondo,
questa è la vita che ci è toccata.” Ci crediamo mortali. Ma quando si muore non
si va da qualche parte. Ci si risveglia accanto al fuoco. Non più ingannati dal
vento. Né intimoriti delle ombre e del gelo della brughiera.
Emanuele Severino
da Emanuele Severino L'uomo in debito cerca la libertà, Corriere della sera 13 gennaio 2014
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