Roberto Montanelli: Mi sento un uomo in ricerca, in cammino

Roberto Montanelli

Molti si ricorderanno del "vento" che soffiava negli anni 70 in Italia e in Europa. Allora come oggi vivevo un grande ideale di giustizia, di libertà e di uguaglianza che mi portava a vivere a contatto con la gente l'impegno politico...In quegli anni si sviluppò in me la convinzione di combattere le differenze, le disuguaglianze che esistevano. Lottare contro la sperequazione fra ricchi e poveri, sfruttati e sfruttatori, oppressi ed oppressori era il mio vivere politico quotidiano.
Con quali strumenti combattere tali differenze? Mi si presentarono allora solo due alternative, la lotta sociale o la lotta violenta...Scelsi la lotta non violenta. Fu per me una scelta di impegno, una scelta di vita.
Passati alcuni anni sono tornato a Siena, la mia prima città adottiva, portandomi dietro i miei ideali, i miei dubbi su quello che ero e su quello che avrei dovuto fare nella vita.
Mi avvicinai al mondo del lavoro...dalla parte dell'imprenditore. Inizialmente solo come figlio di artigiano ma poi col tempo acquisendo responsabilità sempre più dirette.
In quegli anni ho conosciuto la donna che ha poi dato il taglio definitivo alla mia scelta di vita e che adesso mi è vicina per sempre.
La parte più importante del nostro rapporto è stata senza dubbio il periodo prematrimoniale, un periodo in cui è venuta fuori l'importanza del rispetto reciproco e di come il suo ideale cristiano e il suo comportamento, pur nella diversità culturale, fossero così vicini ai miei.
Abbiamo sperimentato e sperimentiamo ogni giorno, ancora oggi da sposati, l'importanza che un ideale e una cultura si ritrovino non nello scontro ma nel confronto per costruire insieme una vita futura.
Questo annunzio di unità che mi veniva a contatto con mia moglie e i suoi amici, se da un lato metteva in crisi il mio metodo esclusivamente razionale di vedere le cose, dall'altro apriva alle mie speranze orizzonti nuovi e finora sconosciuti. Accano alla ragione scoprivo, non senza un travaglio interiore, la presenza di una verità che mi portava a vivere in una maniera completamente diversa. Una presa di coscienza di un amore al di sopra di tutto e di tutti che continua a rivolgersi a me.
Con questi sentimenti nuovi ora affronto quotidianamente i miei impegni sia di lavoro che politici e sociali, avendo nell'anima una dimensione più universale e più aperta agli altri. Mi sento un uomo in ricerca, in cammino.

Roberto Montanelli

da Roberto Montanelli, Esperienza personale, Atti del Convegno "Costruire insieme un mondo unito" Castelgandolfo 2-3 maggio 1992

Commenti

Claudio ha detto…
Rifletto su quanto siano lunghi i tempi della "lotta" non violenta per l'affermazione dei diritti umani, della pace o della giustizia sociale. Il tempo matura le decisioni, stempera le passioni però spesso, per non dire, oggi, sempre si esige l'immediatezza. Trovo che la bellezza dell'esperienza di Roberto sia l'aver saputo leggere i tempi nel loro attimo presente e scegliere la via suggerita dall'amore, l'incontro con la sua donna, per considerare la sua vita come un cammino sempre aperto a nuove esperienze, senza pregiudizi, senza paura... in dialogo.

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