"La tana dell'odio" di Giovanni D'Alessandro
Il Monte Maglic in Bosnia vicino a Zaklopaca dove è ambientato il romanzo |
"La tana dell'odio" di Giovanni D'Alessandro, un romanzo bello, vero, audace e necessario in tempi come i nostri in cui la prepotenza e la prevaricazione tentano ancora di giustificare la violenza.
“Le
tane dell’odio sono sempre tra noi, anche quando non si vedono. Noi abbiamo
imparato che ciò è vero, come che il sole sorge ogni giorno. Non lo
dimentichiamo. E vigiliamo. Date ai vostri figli i nomi di ogni tana dell’odio.
Fatelo, se li amate veramente. Per proteggerli. Per ammaestrarli. Chiamateli Auschwitz
Avaricum Bergen-Belsen Cefalonia Chatile Dachau Dresda Goli Otok Katyn Lidovice
Milay Mazabotto Pietransieri SantAnna Sabra Srebreniuca Visegrad Zaklopaca e
raccontate cosa è successo lì. Saranno nomi strani e dolorosi, ma ne varrà la
pena affinché, nel pronunciarli, voi per primi ne conserviate il ricordo e,
quando non ci sarete più, lo conservino quelli nati da voi, e siano pronti a
riconoscere l’odio al suo primo stanarsi e strisciare in mezzo a loro. E quando
i figli vi chiederanno il perché di nomi così strani, in lingue tutte diverse
tra loro, rispondete che il nome di ogni tana dell’odio è Auschwitz ed è
Zaklopaca, ma soprattutto è Ovunque.”
Giovanni D'Alessandro
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