Il costo della RAI
Abbiamo sempre pensato che il costo di certe trasmissioni RAI sia eccessivo, soprattutto oggi in cui tante fabbriche chiudono e si chiedono sacrifici a tanti operai e metalmeccanici. E invece ci accorgiamo, da certe notizie, che si va avanti con grande spregiudicatezza. L’ultima che ci è pervenuta riguarda il contratto che la RAI ha firmato con il Sig. Ferrara al quale viene affidato lo spazio che fu di Biagi. Ogni giorno, dopo il TG 1 , il Sig. Ferrara avrà la possibilità di dire tutto quello che pensa per 7 minuti e questi 7 minuti ci costeranno 3.000 euro alla volta. E questo per ben 3 anni. Notizie di costi favolosi sentimmo già nel momento in cui la RAI rinnovava i contratti con Bruno Vespa, Michele Santoro e tanti altri conduttori televisivi. Per non parlare poi del Festival di Sanremo.Forse la RAI dimentica che c’è una moltitudine di famiglie che appena riesce a raggiungere 1000 euro al mese. E’ giusto tutto questo? Può una società democratica sopportare un dislivello retributivo così sproporzionato? Non si tratta piuttosto di scelte offensive della dignità della persona ,che vanno sempre a vantaggio degli abbienti e a svantaggio dei meno abbienti? Non è il lavoro, qualunque lavoro, un servizio per il bene della collettività? Per la RAI, servizio di informazione pubblica che si mantiene col canone dei cittadini, la sobrietà, rappresenta ancora un valore? Sarebbe opportuno che i cittadini facessero sentire la propria voce. Intanto non sarebbe male una protesta contro tutti questi programmi che vengono pagati a peso d’oro, spegnendo il televisore o cambiando canale.
Commenti
Ciascuno potrà farsi un'idea circa la congruità degli stessi.
Cari saluti
Luca