RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP



Attingendo a fonti reali, il romanzo "Ritrovarci nella Brasserie Lipp" (IOD edizioni) ricostruisce, in un libero gioco di verità e invenzioni, l'intenso rapporto amicale, iniziato a parigi nel 1925 e conclusosi nel 1973, tra la tra traduttrice francese Juliette Bertrand e lo scrittore italiano Marino Moretti, e la loro amicizia con Papini, Palazzeschi, Baldini e altri intellettuali dell'epoca.
Testimoni di una crisi letteraria epocale tra le più significative del secolo scorso, la Bertrand e Moretti si considerano entrambi "superstiti" di una generazione che aveva creduto fortemente nel valore morale e civile della letteratura, e costretti spesso a capitolare di fronte alla nascita di una cultura spettacolo.
Di particolare valore il rapporto tra i due amici che osava sfidare il conformismo, per affermare con la vita che ogni rapporto può essere valido e creativo se pone le sue radici nella trasparenza e nell'onestà intellettuale.
Marino Moretti non nasconde alla Bertrand la sua inclinazione omosessuale, e questo non impedisce ai due di sfiorare nel loro rapporto la dimensione dell'amore. Anzi esso porterà Moretti fuori dalle secche di una senile crisi di ispirazione, per cui, dopo aver lasciato le poesie del primo periodo crepuscolare, egli ritornerà, nell'isola di Procida, dopo una lunga stagione di romanzi, a comporre poesia su tutt'altro registro.

La foto di copertina dell'amico Marc Carré ritrae l'ingresso della Brasserie Lipp di Parigi, dove La Bertrand incontrò per la prima volta Marino Moretti.
Per chi desidera leggere il romanzo, può rivolgersi direttamente all'editrice attraverso questo link: www.iodedizioni.eu

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