Mariapia Veladiano: Che errore quei soldi agli studenti
Mariapia Veladiano |
Quando si parla di
scuola bisogna applicare mille prudenze perché ogni scuola è un mondo e solo
chi proprio là vive e lavora può conoscere che cosa aiuta i ragazzi ad
appassionarsi alla cultura, a vincere un’indolenza, magari ambientale, che
potrebbe far pensare che, proprio no, studiare non vale la pena. Detto questo,
l’idea di ricompensare la media dei voti con un premio in denaro è infelice. E’
un’idea non nuova e sbagliata…La misura del merito non è il voto. Già il voto
in sé ha mille pesi diversi da una
scuola all’altra, da una sezione all’altra…Il merito è meravigliosamente altro…Santificare
il voto vuol dire sposare la logica (aziendalistica) del risultato: o c’è o non
c’è, in mezzo il nulla. Si può dire naturalmente che così va il mondo, che
“fuori” nella realtà del lavoro sarà poi così. Ma è sbagliato, non crea né
giustizia, né felicità e non piace a nessuno e, appunto, nella scuola bisogna
mostrare che abbiamo valore al di là del risultato e che il mondo lo si può
cambiare. Alla Scuola è chiesto di tener saldo
che ogni persona ha valore e
che la scuola può aiutarla ad esprimerlo.
Mariapia Veladiano
Da Mariapia
Veladiano, Che errore quei soldi agli studenti, La Repubblica 4 maggio 2018
Commenti