Ermanno Rea: Le tempeste sono una ricchezza immensa
Ermanno Rea ( 1927 - 2016) |
“Questo tempo cieco non corrisponde affatto al mio umore: non sono
triste. Mi sento piuttosto come un uomo appena sbarcato in un porto
dopo aver attraversato una spaventosa tempesta… Le tempeste sono una ricchezza
immensa: insegnano grandi verità. Per esempio che ciascuno di noi vale le
storie che si porta dietro, ma anche quelle della propria immaginazione e del
proprio sentimento; le storie della propria travagliata maturazione... Io so
perché non sono triste nonostante la pioggia. Non lo sono perché mi illudo di
aver estinto un debito contratto con me stesso tempo fa, nella convinzione che
non si può amare né una città né un amico – nessuno – senza essere disposti a
mettere in gioco se stessi in nome della loro innocenza. Come già a Berlino,
pure qui cadono muri e occhi si spalancano verso il futuro che potrebbe essere
anche di resurrezione…Il tema della resurrezione è presente dappertutto,
perfino nella pioggia che cade e fa vibrare i vetri del balcone: qui,
ora. E’ un’impazienza che affiora dal fondo dell’abisso e che a me pare
di riconoscere perfino agli angoli della strada.”
Ermanno Rea
da Ermanno Rea, Mistero Napoletano, Einaudi Editore
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