Hakan Gunday: Intervenire sulle cause della disuguaglianza
Hakan Gunday |
Una persona può aver studiato
tutta la vita, può essere un artigiano o un musicista, ma nel momento in cui
abbandona la propria terra non è più nulla. Quello che sa, quello che ha
imparato con fatica non conta niente, né è dato di sapere se e quando tornerà a
contare. Finché dura il viaggio, l’uomo o la donna che si è stati fino a quel
momento non esiste più. Prevedere che cosa accadrà anche solo tra un minuto è
un mistero, ci si deve consegnare a qualcun altro: un carceriere o uno
scafista…Questa di oggi non è un’emergenza umanitaria, ma una calamità
naturale, un terremoto di dimensioni globali…La terra non è abbastanza grande
per impedire la migrazione in corso…Condividere conoscenze e risorse,
intervenire sulle cause della disuguaglianza tra una regione e
l’altra del pianeta, smettere di pensare che le conseguenze delle nostre
decisioni non debbano riguardarci. Sacrificare qualcosa…Il sacrificio non è una
rinuncia, ma l’unico modo per trovare la pace con se stessi e vivere in armonia
con gli altri.
Hakan Gunday
(da Alessandro Zaccuri,
Intervista a Gunday, Turchia: L’alternativa possibile Avvenire 31 gennaio 2016)
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