Francis Fukuyama: La democrazia è in declino?
Francis Fukuyama |
Francis Fukuyama, studioso
americano di politica, famoso per il saggio Fine della Storia (1992),
nel suo ultimo libro Political Order and Political Decay, sostiene che,
il destino della Storia politica resta la democrazia e le prospettive
attuali sono incoraggianti, nonostante in alcuna società come quella
americana si osservi un declino di essa, dovuto ad una classe politica molto
mediocre.
Declino che è dovuto ad
alcuni fattori importanti tra i quali sono rilevanti: una disuguaglianza di
reddito che aumenta gli interessi privati in modo smisurato e una
contrapposizione tra le parti politiche, sempre più litigiose e violente,
che determina l’allontanamento dei cittadini dalla vita politica con una
conseguente forte crisi di rappresentanza.
Pertanto se oggi vogliamo
combattere tale declino dobbiamo cercare di ridurre di molte le disuguaglianze
retributive e smetterla di demonizzare l’avversario politico. Infatti
l’eccessiva distanza fra il reddito di un operaio e quello di un dirigente
aziendale è di fatto una contraddizione palese di principio di uguaglianza.
Come pure la contrapposizione fra Maggioranza e la Minoranza politica
indebolisce l’esercizio democratico della politica, che presuppone sempre
la rappresentatività di tutti i cittadini in ruoli vene definiti e non la lotta
che oggi osserviamo nel nostri parlamenti e nelle aule consiliari dei nostri
comuni.
Di qui la necessità di vivere il principio della fraternità in politica, come affermava Chiara Lubich nel 1996, nel mentre fondava il
Movimento politico per l’Unità, invitando i politici di schieramenti opposti
a vivere la fraternità. Ma già alcuni anni prima, in un viaggio in Brasile nel 1991, lei osservando
l’opulenza dei ricchi circondata dalla grande miseria della maggior parte della
popolazione, ebbe l’ispirazione della necessità di una economia di comunione
che destinasse parte degli utili alle classi povere.
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