ETICA E CREATIVITÀ PER I NOSTRI ALUNNI
“Oggi le condizioni
della nostra scuola chiedono una coraggiosa inversione di rotta: prima ancora
dei singoli provvedimenti, occorrerebbe promuovere la ricerca di un pur minimo
sfondo culturale comune, ma soprattutto di una rimotivazione dei docenti, vero
motore di ogni cambiamento. Per questo è importante puntare alla loro
formazione dando un’anima all’educazione”[1] affinché ogni alunno possa
riscoprire, nell’ambito scolastico, prima di ogni altra cosa il senso del
vivere insieme e come costruire rapporti di comunione, di collaborazione e di
ricerca comune.
“Perché la crisi della
scuola italiana altro non è che la crisi stessa dell’idea di educazione, di
cultura, di nazione, di futuro dei nostri figli. Una questione da porci
responsabilmente in un dibattito, dialettico fin che si vuole, ma rispettoso
tra le parti, protese a far goal insieme. Non un’operazione di mero consociativismo,
ma di serio coinvolgimento delle rappresentanze politiche e sindacali,
familiari e associative, culturali e scientifiche, pur nella chiara distinzione
di compiti e funzioni. Perché chi governa ha il dovere di decidere, ma anche di
osare l’impossibile per un dialogo
costruttivo.”[2]
Se è vero, come
sostiene Edward De Bono, uno dei guru mondiali della formazione, che “lo
sviluppo di una “mente etica e creativa”
è oggi particolarmente importante per il futuro della società, perché non
raccogliere insieme questa sfida? Facciamolo con coraggio e creatività”,
sapendo che formazione non significa propinare corsi di aggiornamento, ma
occuparsi, fin dalle prime classi, di formare le coscienze.
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