Il cinema che vorremmo! di Maurizio Nichetti
Maurizio Nichetti |
Io penso che la flessione
continua del pubblico nelle sale cinematografiche sia dovuto al fatto che il
cinema è diventato foriero di sofferenze per lo spettatore. Fino a quando il
cinema lo divertiva, il pubblico andava. Nel momento in cui devi andare al
cinema per soffrire non ci vai più. Einstein diceva che l’iimmaginazione è più
importante della conoscenza. Ecco, riscopriamo la voglia e la passione di
mettere nel lavoro valori positivi, e nel cinema non film di evasione ma di
fantasia. E’ la lezione che ci offrono grandi maestri come Chaplin, Keaton, Fellini con Tonino Guerra.
E’ la grande lezione di Georges Méliès che, dopo aver fatto il cinema ai
massimi livelli, quando gli va in fumo il suo mondo costruisce giocattoli. Nel
nostro tempo di pessimismi e tristezze, ne veniamo fuori solo se ognuno si
impegna, con passione, a fare bene il proprio lavoro, magari dotandosi di quel
minimo di ottimismo che fa attenuare questa diffusa ansia sociale
Maurizio Nichetti
da Salvatore Giannella, Il cinema ricominci da Georges Méliès, Sette, Corriere della sera 8 novembre 2013
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