Caffè letterario a Foggia
Si è tenuto a Foggia il Primo Caffè Letterario dal titolo “Le città nella città”, organizzato dal “Gruppo del dialogo” di Capitanata. Da parte di tutti i membri c’era il desiderio di costruire insieme un nuovo percorso e fare qualcosa per la nostra città, che vive un periodo di profonda crisi.
La scelta della tematica è scaturita sia dalla voglia di riflettere sulla situazione che vivono le città oggi, in negativo o positivo, con gli apporti di tutte le componenti, anche straniere; sia dal desiderio di cogliere quegli aspetti nuovi e positivi che sussistono, nonostante tutto.
Il desiderio poi di contribuire a realizzare “ la fraternità universale” partendo dalla realtà che ci circonda , ci ha portati a riflettere sulle questioni che attanagliano il sistema urbano nel suo complesso e a cogliere la positività di quelle esperienze che contribuiscono in qualche modo a migliorare i rapporti tra le persone e/o le istituzioni, consci delle quotidiane difficoltà che i cittadini si trovano ad affrontare.
La sfida maggiore è stata il voler realizzare momento per momento un dialogo profondo tra noi, condividendo ogni singola scelta, limando le differenze ma non cancellandole, fino ad arrivare ad un lavoro davvero comune, che esprimesse bellezza e arte.
Nella prima serata abbiamo scelto la letteratura, recitando brani di vari autori (da Aristofane a Calvino, da Saviano a De Caldas Brito a Rhoda Igiaba Scego) per descrivere città a noi vicine, sempre più vicine, tanto da arrivare a intravedere la nostra stessa città... Anche se non ce ne accorgiamo, una città convive accanto all’altra ed è nell’altra.
Nella seconda serata si è utilizzato il mezzo cinematografico con la visione di sequenze di vari film: “Matrix” (dei fratelli Wachowski), “Caro diario” (di Moretti), “Persepolis” (di Satrapi e Paronnaud), “Il cielo sopra Berlino” (di Wenders), per guardare i rapporti, a volte difficili o alienanti o alla ricerca di senso, che si instaurano tra le persone all’interno di una città.
“Largo ai cittadini!” è stato il motto della terza serata in cui abbiamo voluto dare spazio alle idee e alla creatività dei cittadini: una sorta di contenitore, aperto a chiunque avesse voglia di mostrare la sua prospettiva della città, come la vede e, soprattutto, come vorrebbe vederla. La risposta è stata entusiasta, ci sono stati contributi di vario genere: opere letterarie (racconti, poesie); grafiche (pittura, fotografia); cinematografiche (cortometraggio); musicali (rap). Particolarmente vivace ed apprezzata la partecipazione dei giovani.
La scelta della tematica è scaturita sia dalla voglia di riflettere sulla situazione che vivono le città oggi, in negativo o positivo, con gli apporti di tutte le componenti, anche straniere; sia dal desiderio di cogliere quegli aspetti nuovi e positivi che sussistono, nonostante tutto.
Il desiderio poi di contribuire a realizzare “ la fraternità universale” partendo dalla realtà che ci circonda , ci ha portati a riflettere sulle questioni che attanagliano il sistema urbano nel suo complesso e a cogliere la positività di quelle esperienze che contribuiscono in qualche modo a migliorare i rapporti tra le persone e/o le istituzioni, consci delle quotidiane difficoltà che i cittadini si trovano ad affrontare.
La sfida maggiore è stata il voler realizzare momento per momento un dialogo profondo tra noi, condividendo ogni singola scelta, limando le differenze ma non cancellandole, fino ad arrivare ad un lavoro davvero comune, che esprimesse bellezza e arte.
Nella prima serata abbiamo scelto la letteratura, recitando brani di vari autori (da Aristofane a Calvino, da Saviano a De Caldas Brito a Rhoda Igiaba Scego) per descrivere città a noi vicine, sempre più vicine, tanto da arrivare a intravedere la nostra stessa città... Anche se non ce ne accorgiamo, una città convive accanto all’altra ed è nell’altra.
Nella seconda serata si è utilizzato il mezzo cinematografico con la visione di sequenze di vari film: “Matrix” (dei fratelli Wachowski), “Caro diario” (di Moretti), “Persepolis” (di Satrapi e Paronnaud), “Il cielo sopra Berlino” (di Wenders), per guardare i rapporti, a volte difficili o alienanti o alla ricerca di senso, che si instaurano tra le persone all’interno di una città.
“Largo ai cittadini!” è stato il motto della terza serata in cui abbiamo voluto dare spazio alle idee e alla creatività dei cittadini: una sorta di contenitore, aperto a chiunque avesse voglia di mostrare la sua prospettiva della città, come la vede e, soprattutto, come vorrebbe vederla. La risposta è stata entusiasta, ci sono stati contributi di vario genere: opere letterarie (racconti, poesie); grafiche (pittura, fotografia); cinematografiche (cortometraggio); musicali (rap). Particolarmente vivace ed apprezzata la partecipazione dei giovani.
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