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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

CREDERE?

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  Credere? Nel dialogo fra persone di diverse culture e orientamenti religiosi, un tema ricorrente è quello della domanda: “Si può sempre sperare? E in che cosa?”. Una domanda che risuona in modo più intenso nei momenti di difficoltà e di fronte alle sconfitte o alle sofferenze più lancinanti, ma anche di fronte alle delusioni di un’ideale o di un insieme di valori che ci avevano affascinato.   È proprio in questi momenti di dubbio che siamo spinti a riconsiderare le nostre convinzioni, i valori e le credenze in cui abbiamo riposto la nostra speranza. E con essi trovare la forza di affrontarli e far emergere la grandezza dell'essere umano, capace di cadere e rialzarsi, di vivere la debolezza in modo consapevole, senza inutili aspettative miracolistiche.   Credere è molto più che sperare una soluzione ai nostri problemi, è piuttosto un impulso che permette di continuare a camminare. La vita, proprio in quei momenti, può misteriosamente diventare dono ...

EUGENIO BROGNA: lA FRAGILITA' CHE E' IN NOI

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  Eugenio Brogna Nella fragilità si nascondono valori di sensibilità e di delicatezza, di gentilezza estenuata e di dignità, di intuizione dell’indicibile e dell’invisibile che sono nella vita, e che consentono di immedesimarci con più facilità e con più passione negli stati d’animo e nelle emozioni, nei modi di essere esistenziali, degli altri da noi. Eugenio Borgna - La fragilità che è in noi

Don TONINO BELLO: AUGURI SCOMODI

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Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’ idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre ...

Claudio Magris: A Natale....

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“A Natale c’è un unico  compleanero , uno solo di cui festeggiare il compleanno: quel bambino di Betlemme. E’ a lui che andrebbero fatti i regali, non ad altri – se non a quegli  ultimi  della terra con cui lui si è esplicitamente identificato.” Claudio Magris

SENZA SANI RAPPORTI LA SCUOLA NON ESISTE

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SENZA SANI RAPPORTI LA SCUOLA NON ESISTE Fondamentale per me la pedagogia della relazione che parte dalla conoscenza e dalla valorizzazione del vissuto altrui per comporre una comunità scolastica. Lavoro in una scuola di base multietnica a Nieuwkuijk in Olanda. Ho posto alla base dei nostri rapporti il sottolineare il positivo che c'è nell'altro. Al momento del dialogo che facciamo una volta alla settimana seduti in cerchio leggevamo i biglietti che gli alunni avevano scritto sugli aspetti positivi dei compagni. E' stato molto bello vedere come  si riusciva a trovare del positivo in tutti. S ono cambiate le relazioni tra loro ed ora si studia molto meglio. C'è più serenità in classe Marianne Bloemendaal da Città Nuova

Alessio Boni: Accogliere i migranti è importante

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Alessio Boni Mi sono arricchito ogni volta che sono andato e continuo ad andare in Africa...Quei 15 gorni all'anno che passo con queste persone sfortunate per me sono un dono...Spesso si giudica il migrante perché si pensa che porti via il lavoro. E' vero che bisogna regolamentare, ma l'integrazione è la cosa più importante. Può dare un vantaggio economico a loro e a noi. Lo sforzo di queste persone per venire qua è enorme, si mettono insieme dei villaggi per mandare il migliore perché possa aiutare il villaggio.... Certo che se non lo integri e lo fai lavorare in nero...Io da giovane ho fatto di tutto per mantenermi all'accademia. Sia in Italia, sia in America ho fatto il cameriere, il pony express, il baby sitter. Non ho mai avuto paura del lavoro fatto con dignità. Alessio Boni

ERNESTO BALDUCCI: "Il Natale"

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Ernesto Balducci (1922-1992) "Noi comprendiamo che l'alternativa propostaci dal Natale, è l’uomo non violento, l’uomo mite, l’uomo pacifico, anzi facitore di pace, l’uomo amante della giustizia fino a essere perseguitato... questa è l’alternativa”                                                                            Ernesto Balducci

FRANCESCO DE SANCTIS: STUDIATE PERCHE'...

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  Studiate per amore del sapere, mai per i voti. Perché sapere aiuta a essere. E sapere tanto aiuta a essere tanto. Studiate. Perché la cultura rende liberi e niente vale più della libertà. Studiate. Perché siamo le parole che conosciamo, perché il pensiero crea la realtà. Studiate. Perché non conoscerete mai la noia se amerete un libro, un paesaggio, un quadro o la settimana enigmistica. Studiate. Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli. Studiate la storia, perché il passato illumina il presente. Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento. Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative. Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle. Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso. Studiate la filosofia perc...

E' tempo di abbandonare la retorica della guerra

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Lamartine (1790-1869)   I nostri libri scolastici nel  dividere la Storia dalla Preistoria, ossia dell’epoca degli uomini primitivi e selvaggi,  ci inducono a pensare che dopo  quel periodo selvaggio duro e violento, sia  cominciata l’epoca delle civiltà, l’epoca del progresso e che di conseguenza l’uomo primitivo sia del tutto scomparso e con esso la Preistoria, e che nessun paragone debba farsi, oggi, tra le guerre degli uomini preistorici e quelle venute dopo. Ho molti dubbi a riguardo!  Seppure ammantati di modernità, di progresso e di civiltà,  le guerre sia del passato che quelle in atto in questo terzo millennio, sono  la diretta  continuazione delle violenze preistoriche, che si avvalgono, si, dei ritrovati delle scienze tecnologiche,  ma che nella sostanza,  nel nucleo fondamentale, restano  identiche a quelle che gli uomini selvaggi della preistoria esercitavano. Lo scritto...

OLTRE I NOSTRI LIMITI

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la scrittrice Edith Bruck Quando la vita ci presenta scelte impegnative e impreviste, che forse ci possono fare paura,  emergono con chiarezza i nostri valori, il desiderio di viverli con coerenza. Non è sempre facile. La risposta, in una situazione che richiede una decisione libera e  personale, può apparire una scommessa difficile da realizzare, quasi un salto nel buio, e abbiamo  bisogno della forza di andare oltre i nostri limiti. Ma dove possiamo trovare questa forza? Per qualcuno è la fede in una dimensione s oprannaturale e in un Dio personale che ci ama e ci accompagna. Per tutti può esserlo la vicinanza  di amici, di “compagni di viaggio” che ci sostengono con vicinanza e fiducia. Fanno emergere da  noi il meglio e ci aiutano a superare l'apparente “impossibile” delle nostre insufficienze per  raggiungere il “possibile” di una vita coerente. È la conseguenza della dimensione comunitaria dei rapporti basati sulla reciprocità. Come  disse Chiara...

Albert Camus: Amare l'intera umanità

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Albert Camus (1013-1960) Ci si chiede di amare o detestare questo o quel paese, questo o quel  popolo. Ma siamo in tanti ad avvertire anche troppo bene le nostre somiglianze con l’umanità intera per accettare una scelta del genere. Albert Camus

Roberto Roche: L'obiettivo educativo di ogni docente

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  Roberto Roche E ducare gli alunni delle scuole ad un comportamento prosociale dovrebbe essere l obiettivo educativo di ogni docente. Roberto Roche

Margaret Karram: In ascolto di chi soffre

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  Vivere senza fretta per essere in ascolto delle persone che soffrono, che hanno bisogno del nostro aiuto, che hanno bisogno del nostro tempo...Caliamoci nel presente, per poter vivere bene questa cura insieme, insieme a tutti nel mondo. Margaret Karram in francese Vivre sans précipitation,  être à l'écoute des personnes qui souffrent, qui ont besoin de notre aide, qui ont besoin de notre temps. Installons-nous dans le présent pour pouvoir vivre bien ensemble ces soins, ensemble avec tous dans le monde. Margaret Karram in inglese Don’t live your life in a rush, so you can listen to those who suffer, who need our help, who need our time…immerse yourself in the present, in order to care well, together, and with everyone else in the world. Margaret Karram

ISABEL ALLENDE: LA VERA AMICIZIA

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  Isabel Allende La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio!                                                   Isabel Allende

Alessandro D'Avenia: Ascolare gli alunni

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Alessandro D'Avenia Spesso vengo criticato per il mio ottimismo. lascio il pessimismo e il cinismo agli altri... Non sono ottimista nel senso becero di chi non vede i problemi, sono ottimista perché spero. E non di quella malintesa speranza miracolistica "che tutto andrà bene", anche senza il mio impegno. Spero perché so cosa è alla mia portata. Spero perché mi sforzo di accettare ciò che non lo è. Di ciò che è alla mia portata dovrò rendere conto, perché i talenti ricevuti vanno trafficati. E' alla mia portata: preparare una lezione; dedicare qualche minuto ad un alunno in difficoltà fuori dell'orario scolastico; sorridere in classe evitando di far scontare i miei problemi ai ragazzi; correggere i compiti in tempo utile perché le correzioni servano a migliorare il loro lavoro; ... chiudere un occhio e distinguere tra persona e cosa fatta male; scambiare qualche parola con un collega stanco; proporre un percorso interdisciplinare a un altro collega la cui m...