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LAVORARE PER LA PACE

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  Rondine "Cittadella della pace" Arezzo Viviamo un tempo in cui tensioni, conflitti e messaggi di odio sembrano moltiplicarsi: sui social, nel lavoro, nella politica, perfino nelle famiglie.  Anche su scala globale i conflitti armati raggiungono cifre che non vedevamo da decenni. Tutto questo ci ricorda che la pace non è mai garantita, ma va costruita ogni giorno.   Di fronte a questa realtà, le parole di Chiara Lubich del 2004 sono anche per oggi: «Ogni popolo e ogni persona ha una profonda aspirazione alla pace, alla concordia e all’unità. Ma, nonostante gli sforzi e la buona volontà, dopo millenni di storia ci scopriamo incapaci di mantenere una pace stabile e duratura. (…) perché la pace non è solo assenza di guerra, di lotte, divisioni e traumi». La vera pace «è pienezza di vita e di gioia, è salvezza integrale della persona, è libertà, è giustizia e fraternità nell’amore tra tutti i popoli».  Lavorare per la pace richiede di mettersi in azione, pr...

Gianni Rodari: Vorrei che tutti leggessero

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"IN BOCCA AL LUPO"

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Ebbene sì, dire "IN BOCCA AL LUPO" è uno degli auguri più belli che si possa fare ad una persona! Indica protezione e amore, quell'amore  della madre-lupo che prende con la sua bocca i propri figlioletti per portarli da una tana all'altra per proteggerli dai pericoli esterni. Esprime la speranza che tu possa essere protetto e al sicuro dalle malvagità che ti circondano. In bocca al lupo significa quindi "che lo spirito del lupo sia con te e ti protegga dai pericoli della vita " come la lupa protegge i suoi cuccioli tenendoli in bocca. Da oggi in poi, ogni qualvolta qualcuno ci dirà “in bocca al lupo” non risponderemo più "crepi il lupo" ma "grazie di cuore".

DANIEL PENNAC: Gli insegnanti devono...

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  Daniel Pennac GLI INSEGNANTI DEVONO AMARE CON CURIOSITA' ANTROPOLOGICA QUELLA TRIBU' DI ALUNNI CHE OGNI MATTINA SI TROVANO DI FRONTE.                                                                           DANIEL PENNAC da Facebook. La tecnica della scuola

ALESSANDRO D'AVENIA : La BELLEZZA

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  Alessandro D'Avenia La vera bellezza amplia la capacità di amare. La bellezza di un paesaggio, di una melodia, di un volto, di un corpo... non sono il semplice accordo delle parti in un tutto armonico, ma l’accadere, in quel paesaggio, in quei suoni, in quel volto, in quel corpo, di altro. Quelle cose o persone divengono trasparenti e in se stesse fanno sentire l’amore che le abita, sono finestre dai vetri ben puliti che guardano su panorami aperti. La bellezza che vuole solo essere consumata invece si limita a imitare questo modo, ma non è amore che si realizza bensì potere che consuma: la cosa dice solo se stessa, non è trasparente ma opaca, non vuole dare ma prendere. Nella mia vita ho sempre sentito la seduzione di entrambe, le ho conosciute entrambe, ma solo la prima mi ha rubato il cuore e me lo ha restituito più capace di amare, la seconda me ne ha rubato un pezzo e non me lo ha più restituito. Cercate la prima e resistete alla seconda, anche se il suo richiamo è più ...

AIUTO SILENZIOSO

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Foto da Città-Nuova  Chi, nel corso dell’esistenza, non ha sperimentato — almeno una volta — la sensazio ne che le proprie forze fossero insufficienti? Sono istanti di smarrimento, di profonda vulnerabilità, in cui la coscienza si confronta  con i propri limiti e si fa strada una lucidità inattesa: la certezza che, da soli, nessuno può sostenere interamente   il peso della vita. È allora che si impone la necessità di alzare lo sguardo, di spostare il centro dal pro prio dolore e aprirsi a una realtà più ampia. Ed è in questo gesto interiore, spesso sottile ma  decisivo, che scopriamo l’esistenza di una trama invisibile — una sorta di tessuto sottile che  intreccia persone, esperienze e circostanze — che non solo ci avvolge, ma ci accompagna, ci  sostiene e ci infonde significato. Questo aiuto, che non sempre si manifesta in modo esplicito, ci giunge dalla vita stes sa, con la sua misteriosa capacità di rigenerare, di guarire, e di rimetterci in cammino...

KAPUNSCINSKI : PER IL DIALOGO OCCORRE ACCETTARE LA DIVERSITA'

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Ryszard Kapunscinski Il dialogo con gli altri non è mai stato facile né mai lo sarà, specialmente ora che tutto assume una scala così vasta, così difficile da comprendere e controllare, e che tante forze lavorano per ostacolarlo, se non addirittura per renderlo impossibile. Ma a parte questi scopi e interessi puramente politici, ideologici ed economici, esistono anche altri problemi di fondo. Uno di essi viene messo a fuoco dall'ipotesi di Sapir-Whorf sulla cosiddetta relatività linguistica. Sostanzialmente essa sostiene che il pensiero viene formulato in base alla lingua e che, parlando diverse lingue, ognuno di noi si crea un immagine del mondo personale e diversa da quella degli altri. Queste immagini non combaciano, non sono intercambiabili, Quindi il dialogo, seppure non impossibile, richiede da parte degli interlocutori un grosso sforzo, una paziente tolleranza e il desiderio di capire e di intendersi, Il rendersi conto che, parlando con un altro, abbiamo davanti qualcuno che...