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SENZA SANI RAPPORTI LA SCUOLA NON ESISTE

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SENZA SANI RAPPORTI LA SCUOLA NON ESISTE Fondamentale per me la pedagogia della relazione che parte dalla conoscenza e dalla valorizzazione del vissuto altrui per comporre una comunità scolastica. Lavoro in una scuola di base multietnica a Nieuwkuijk in Olanda. Ho posto alla base dei nostri rapporti il sottolineare il positivo che c'è nell'altro. Al momento del dialogo che facciamo una volta alla settimana seduti in cerchio leggevamo i biglietti che gli alunni avevano scritto sugli aspetti positivi dei compagni. E' stato molto bello vedere come  si riusciva a trovare del positivo in tutti. S ono cambiate le relazioni tra loro ed ora si studia molto meglio. C'è più serenità in classe Marianne Bloemendaal da Città Nuova

Alessio Boni: Accogliere i migranti è importante

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Alessio Boni Mi sono arricchito ogni volta che sono andato e continuo ad andare in Africa...Quei 15 gorni all'anno che passo con queste persone sfortunate per me sono un dono...Spesso si giudica il migrante perché si pensa che porti via il lavoro. E' vero che bisogna regolamentare, ma l'integrazione è la cosa più importante. Può dare un vantaggio economico a loro e a noi. Lo sforzo di queste persone per venire qua è enorme, si mettono insieme dei villaggi per mandare il migliore perché possa aiutare il villaggio.... Certo che se non lo integri e lo fai lavorare in nero...Io da giovane ho fatto di tutto per mantenermi all'accademia. Sia in Italia, sia in America ho fatto il cameriere, il pony express, il baby sitter. Non ho mai avuto paura del lavoro fatto con dignità. Alessio Boni

ERNESTO BALDUCCI: "Il Natale"

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Ernesto Balducci (1922-1992) "Noi comprendiamo che l'alternativa propostaci dal Natale, è l’uomo non violento, l’uomo mite, l’uomo pacifico, anzi facitore di pace, l’uomo amante della giustizia fino a essere perseguitato... questa è l’alternativa”                                                                            Ernesto Balducci

FRANCESCO DE SANCTIS: STUDIATE PERCHE'...

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  Studiate per amore del sapere, mai per i voti. Perché sapere aiuta a essere. E sapere tanto aiuta a essere tanto. Studiate. Perché la cultura rende liberi e niente vale più della libertà. Studiate. Perché siamo le parole che conosciamo, perché il pensiero crea la realtà. Studiate. Perché non conoscerete mai la noia se amerete un libro, un paesaggio, un quadro o la settimana enigmistica. Studiate. Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli. Studiate la storia, perché il passato illumina il presente. Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento. Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative. Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle. Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso. Studiate la filosofia perc...

E' tempo di abbandonare la retorica della guerra

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Lamartine (1790-1869)   I nostri libri scolastici nel  dividere la Storia dalla Preistoria, ossia dell’epoca degli uomini primitivi e selvaggi,  ci inducono a pensare che dopo  quel periodo selvaggio duro e violento, sia  cominciata l’epoca delle civiltà, l’epoca del progresso e che di conseguenza l’uomo primitivo sia del tutto scomparso e con esso la Preistoria, e che nessun paragone debba farsi, oggi, tra le guerre degli uomini preistorici e quelle venute dopo. Ho molti dubbi a riguardo!  Seppure ammantati di modernità, di progresso e di civiltà,  le guerre sia del passato che quelle in atto in questo terzo millennio, sono  la diretta  continuazione delle violenze preistoriche, che si avvalgono, si, dei ritrovati delle scienze tecnologiche,  ma che nella sostanza,  nel nucleo fondamentale, restano  identiche a quelle che gli uomini selvaggi della preistoria esercitavano. Lo scritto...

OLTRE I NOSTRI LIMITI

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la scrittrice Edith Bruck Quando la vita ci presenta scelte impegnative e impreviste, che forse ci possono fare paura,  emergono con chiarezza i nostri valori, il desiderio di viverli con coerenza. Non è sempre facile. La risposta, in una situazione che richiede una decisione libera e  personale, può apparire una scommessa difficile da realizzare, quasi un salto nel buio, e abbiamo  bisogno della forza di andare oltre i nostri limiti. Ma dove possiamo trovare questa forza? Per qualcuno è la fede in una dimensione s oprannaturale e in un Dio personale che ci ama e ci accompagna. Per tutti può esserlo la vicinanza  di amici, di “compagni di viaggio” che ci sostengono con vicinanza e fiducia. Fanno emergere da  noi il meglio e ci aiutano a superare l'apparente “impossibile” delle nostre insufficienze per  raggiungere il “possibile” di una vita coerente. È la conseguenza della dimensione comunitaria dei rapporti basati sulla reciprocità. Come  disse Chiara...