Mariapia Veladiano: La competizione a scuola fa malissimo ai ragazzi
Mariapia Veladiano |
La competizione fa malissimo alla salute della scuola,
se è quella che comunemente pensiamo, e cioè l'arte coltivata di voler arrivare
primi. Uno su mille ce la fa. Vinca il migliore. Sembra cosa giusta ma non lo
è.
Competere viene dal latino cum (con, insieme)
e pètere (andare verso), ovvero andare insieme verso uno stesso
punto. Il contrario della corsa solitaria immaginata dall'enfatizzazione del
voto, del premio, dell'eccellenza intesa come una posizione che lascia il mondo
ai lati o meglio ancora alle spalle.
L'apprendimento è sempre cooperativo e solo una scuola
che non rifletta su sé stessa può davvero enfatizzare la competizione e poi
nello stesso tempo organizzare corsi di apprendimento cooperativo e peer to
peer.
Potrebbe essere "solo" una questione etica
ma è anche una verità esistenziale, pedagogica e didattica. Andare insieme vuol
dire non lasciare indietro, andare più lontano, fare meno fatica o comunque
avere più risorse per avvicinarsi al luogo, al punto in cui si vuole
arrivare. L'esperienza d'aula ce lo conferma.
Le classi collaborative sono quelle che raggiungono
risultati migliori perché l'apprendimento si arricchisce dell'apporto di tutti
i ragazzi, perché non considerare il compagno un nemico da combattere o un
avversario da superare vuol dire liberare energie e intelligenze per
l'apprendimento, perché in queste classi si sta meglio, perché spesso le
strategie inclusive, spontaneamente inclusive, messe in atto anche verso
compagni in difficoltà sono di fatto utili anche per compagni occasionalmente
distratti, o che vivono periodi personali e familiari che li portano a
trascurare la scuola, o semplicemente vivono sul confine di un disturbo non
ancora riconosciuto.
Mariapia Veladiano
da Mariapia Veladiano, Parole di scuola, Guanda 2020
Mariapia Veladiano, laureata in filosofia e teologia, ha insegnato lettere e ora è preside. Collabora con La Repubblica e con la rivista Il regno. Il suo primo romanzo La vita accanto Einaudi 2011, poi i romanzi Il tempo è un dio breve Einaudi 2012, Una storia quasi perfetta Guanda 2016, e Lei guanda 2017.
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